Nella lista anche un panificio e alcune società sportive come il Sant'Elia
Chiusi gli scarichi a ristoranti, hotel e a un baretto
Hanno iniziato da “La Perla”, un night club aperto qualche anno fa in via Mameli: gli operai di Abbanoa sono arrivati poco dopo le nove del mattino e pazientemente, dopo aver scavato sotto il marciapiede alla ricerca del pozzetto giusto, hanno chiuso il collegamento fognario. È il primo atto di quella che negli uffici del gestore unico chiamano «fase due». Cioè lo slaccio dei pozzi neri dalla rete comunale di una lunga serie di attività commerciali, associazioni e famiglie morose.
GLI SLACCI Nella lista sono in 42, e fanno parte di un elenco ancora più lungo di «utenze» (circa 200) che Abbanoa ha minacciato di staccare definitivamente a causa dei debiti accumulati negli anni. Tra questi, molti bar e ristoranti che però hanno pagato gli arretrati poco prima dell'ultima mossa da parte della società idrica. Tra i 42 per i quali è stata avviata la procedura di slaccio fognario, quasi tutti hanno già subìto il sigillo del contatore dell'acqua. Ma in diversi casi le attività sono andate avanti grazie a allacci abusivi, collegamenti agli impianti dei vicini o alle riserve idriche.
I MOROSI Nei prossimi giorni gli operai di Abbanoa continueranno gli interventi di chiusura dei pozzetti fognari. L'elenco delle attività commerciali è lungo: c'è il panificio Solepan, in via del Pozzetto; la Pensione Vittoria, in via Roma; i ristoranti Carraxiu e Sizzigorru, il Royal di via Bottego (ora chiuso, dopo il trasferimento in un'altra sede) e lo Zelig. Verrà slacciato l'impianto fognario anche nel chioschetto L'Oasi (gestito dalla società Foghile srl) e nel distributore Tamoil di viale Monastir. Rischiano anche alcune società sportive: tra i morosi ci sono il Consorzio Calcio Sant'Elia 2005 (che gestisce il campo di via Schiavazzi dove gioca il Progetto Calcio), il Gruppo sportivo Aquila e la Marcozzi, in via Crespellani.
ISGAS E HOTEL In via Caprera gli operai interverranno per slacciare gli impianti dell'Hotel dell'Ancora, mentre in via De Magistris lavoreranno per chiudere la fogna della società Isgas energit multuiservice, che gestisce la rete del gas. Infine a Terramaini per la società cooperativa Sa Striggiula.
GLI INTERVENTI In alcuni casi non sarà facile chiudere le fogne: per ragioni tecniche, molti interventi saranno più lunghi di quello di ieri, durato solo poche ore. Non è detto che tutti e 42 le associazioni e famiglie morose subiscano lo slaccio. Alcune potrebbero pagare prima le bollette, che in quasi ogni caso sono state contestate: Abbanoa avrebbe richiesto pagamenti reputati «non dovuti» o superiori rispetto ai reali consumi.
Michele Ruffi