Indagine di Confindustria e Anci: troppi ostacoli per le aziende, vanno semplificati
Procedure e moduli troppo complicati e numerosi, poco personale dedicato e tempi lunghi. Questi i punti dolenti degli sportelli unici per le imprese individuati dall'indagine condotta dalla Confindustria della Sardegna Meridionale insieme all'Ance (settore costruzioni) e all'Anci (l'associazione dei Comuni) e presentata ieri a Cagliari. Dall'indagine è nato anche un documento con le proposte per modificare l'attività dei Suap e che ora sarà sottoposto alla Regione per poter rendere più efficienti i 336 sportelli sardi.
PROBLEMI I Suap sono fondamentali per la vita delle imprese in quanto rilasciano tutte le autorizzazioni necessarie dalla nascita alla morte di un'azienda. In questi anni, però, non hanno funzionato al meglio a causa «della carenza di personale dedicato che spesso rende impossibile il rispetto dei termini», ha spiegato Nicola Palomba, vicepresidente degli industriali, con delega alla semplificazione amministrativa. «La norme sono poi complesse, coinvolgono molti enti e spesso manca il coordinamento tra questi». Altra questione è la modulistica. «In molti casi è ridondante e cambia in continuazione. A volte, poi, basta non indicare un elemento per dover rifare tutto da capo». A rallentare gli sportelli è il difficile uso della piattaforma telematica, e anche il mancato rispetto delle convocazioni delle conferenze di servizi, specie nelle valutazioni di tipo paesaggistico, le difficoltà nella gestione delle pratiche per il Piano casa e i rallentamenti nelle pratiche edilizie.
SOLUZIONI «Il nostro obiettivo è riuscire a semplificare le procedure e quindi la vita delle imprese», ha detto il presidente della Confindustria Meridionale, Alberto Scanu. «La nostra proposta è nell'ottica del cambiamento». Tra gli accorgimenti presentati c'è la modifica dei moduli in modo tale che vengano accettati solo nel caso siano corretti e non necessino di ulteriori integrazioni, o ancora la modifica delle norme regionali dei Suap, per dare centralità agli sportelli e superare le sovrapposizioni con le leggi nazionali. Importante è inoltre sollecitare il ricorso all'autocertificazione, dare certezza e garanzia nei tempi con monitoraggio del sistema delle imprese. «Con l'indagine abbiamo individuato i temi che bloccano lo sviluppo degli sportelli», ha concluso Cristiano Erriu, presidente dell'Anci. «Molti dei problemi, però, possono essere risolti a costo zero. Noi ora solleciteremo la Regione affinché queste soluzioni diventino realtà».
Annalisa Bernardini