Rassegna Stampa

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Commissione sull'amianto al Poetto, Farris verso la presidenza

Fonte: web cagliaripad.it
20 settembre 2012

a cura di: Ennio Neri


Commissione d'indagine sull'amianto al Poetto: Farris (Pdl), verso la presidenza. Ma la nomina divide la maggioranza. Si sentiva qualche bisbiglio di troppo nella seduta di martedì scorso in consiglio. Ai margini dell'aula si svolgevano le trattative per la presidenza della commissione d'indagine sulla presenza di eternit nella spiaggia del Poetto.

Secondo il regolamento il presidente spetta all'opposizione, anche se il nome va concordato con la maggioranza. E qui viene il bello. Perché, al momento, quello che circola con più insistenza (anzi secondo alcuni l'accordo sarebbe già stato raggiunto), è quello del capogruppo del Pdl Giuseppe Farris. Fonti interne al centrosinistra parlano di un'intesa già raggiunta col Pd, ma qualcuno nella stessa maggioranza (specie tra i banchi di Sel e Idv) storce il naso.

 

Il dubbio parte da un ragionamento politico: è opportuno mettere alla guida di una commissione "neutra" l'esponente più importante del primo partito dell'opposizione in aula? Riconoscendo oltretutto un ruolo di primo piano a Farris, la spina più pungente nel fianco di Zedda? E così spunta il nome alternativo: quello di Gennaro Fuoco (Fli), capo del gruppo misto, al quale vengono riconosciute notevoli qualità diplomatiche.

 

L'appuntamento è per domani a mezzogiorno nell'ex sala Giunta. Secondo il regolamento approvato nel corso della stessa seduta, la commissione sarà composta oltre che dai presidenti dei gruppi consiliari (Davide Carta, Pd, Giovanni Dore, Idv, Giuseppe Farris, Pdl, Antonello Floris, Centro Giovani, Gennaro Fuoco, gruppo Misto, Enrico Lobina, Fds, Sergio Mascia, Sel, Alessio Mereu, Riformatori, Raimondo Perra, Socialisti e Anselmo Piras, Ancora per Cagliari). Più il vicepresidente vicario del Consiglio comunale (Giuseppe Andreozzi, Rossomori) e dai presidenti delle commissione Servizi Tecnologici (Fabrizio Marcello, Pd) e Urbanistica (Andrea Scano, Pd). Per la partecipazione ai lavori della commissione ai consiglieri non sarà corrisposto alcun gettone di presenza.

 

Sei mesi di lavoro per arrivare alle conclusioni, durante i quali i componenti dovranno attenersi al massimo riserbo. La magistratura ha già tratto le conclusioni, responsabilità pensali non ce ne sono. All'epoca della demolizione dei casotti (1986) la pericolosità dell'amianto non era stata ancora certificata e pertanto non risulta violata alcuna procedura di legge. C'è poi l'esposto al Comune, qualche anno dopo il duemila, che segnalava la presenza del pericoloso materiale in spiaggia. Nessuno intervenne, ma, in quel caso, ha stabilito la Procura, l'eventuale reato sarebbe prescritto. In via Roma, tuttavia, c'è chi vuole vederci più chiar