a cura di: Andrea Deidda
Polifunzionale, aperto a diversi sport, con strutture ricettive, locali commerciali e beauty farm. Queste le caratteristiche delineate nella delibera di Giunta, approvata la settimana scorsa, sulle quali dovranno basarsi i progetti. Ma il "ripristino della pista d'atletica", messo nero su bianco nel testo, potrebbe andare in conflitto con l'utilizzo dell'arena per il calcio. La discussione è stata al centro della commissione consiliare allo Sport, riunita stamattina alla presenza dell'assessore ai Lavori Pubblici, Luisa Anna Marras.
Lo spazio di un'eventuale pista attorno al terreno di gioco condizionerebbe l'utilizzo dello stadio per ospitare partite di calcio ad alti livelli, visto che al giorno d'oggi la vicinanza del pubblico ai calciatori è considerata uno degli elementi più importanti dei nuovi stadi. La pensano così diversi consiglieri di maggioranza e opposizione che stamane hanno avanzato diverse critiche. Secondo Maurizio Chessa (Pd) "Introdurre nuovamente la pista di atletica significherebbe non rendere il campo utilizzabile per il calcio, non lo renderebbe appetibile".
Dello stesso parere il collega di partito Marco Murgia e il capogruppo dell'Udc Gianni Chessa. Dall'opposizione Maurizio Porcelli (Pdl) parla di 'doppione': "C'è già il campo Coni per ospitare l'atletica. Un altro doppione è la beauty farm che dovrebbe essere realizzata all'ospedale Marino". "Forti perplessità" espresse anche da Filippo Petrucci (Meglio di prima non ci basta): "Difficilmente Cagliari ospiterà olimpiadi o grandi eventi internazionali". Fuori dal coro Giuseppe Andreozzi dei Rossomori: "Avere la pista significa attirare svariate manifestazioni che potrebbero portare un grande pubblico. È meglio non mettere preclusioni".
Una soluzione, come ha spiegato l'assessore Marras, potrebbe essere data dalla tecnologia: "Esistono stadi che si adattano a diverse funzioni, le tribune ad esempio in alcuni casi vengono avvicinate al campo o allontanate con particolari sistemi in base alle esigenze. Non è da escludere". Intanto gli uffici del Comune stanno già lavorando sulle pratiche per il concorso di idee: "Stiamo valutando varie strade per il finanziamento - ha concluso la Marras - ad esempio attraverso il progetto Jessica, ma c'è anche la possibilità di inserire la proposta nel Piano Città oppure di accedere al credito sportivo. Il presupposto è l'apporto del privato e la logica di avere una struttura polifunzionale"