a cura di: Andrea Deidda
"Città più sporca", l'assessore Leo si difende dalle accuse sulla mancata pulizia della città: "Un contratto ereditato". E fa la lista dei motivi che hanno portato alla situazione attuale.
In commissione Servizi Tecnologici si discute sul potenziamento del servizio di raccolta dei rifiuti e pulizia delle strade. Battibecco sulle responsabilità precedenti: "Abbiamo ereditato un appalto che è entrato in vigore al nostro insediamento - afferma Davide Carta, capogruppo Pd -Oltre alle mancanze del capitolato, la riduzione del servizio di spazzamento è significativo. Individuiamo se ci sono delle risorse per la pulizia di certe aree della città, il servizio così non è accettabile". Dall'opposizione Il capogruppo dei Riformatori, Alessio Mereu: "La città con Giagoni era più pulita, lo dice la gente. Possiamo chiamarlo per qualche consiglio".
Ma l'assessore Pierluigi Leo si difende dalla accuse elencando i difetti del contratto per la pulizia in vigore: "Non mi piace parlare dei miei predecessori. Ma va detto che il contratto che utilizziamo oggi prevede 50 chilometri di strade in meno e tra queste c'è anche l'asse mediano. È stato scelto di pulire a giorni alterni e si vede la differenza. Inoltre prima ogni operatore puliva due chilometri e mezzo di strada invece ora quattro: questo ha portato ad avere 50 spazzatori in meno. Ecco che la qualità della pulizia peggiora".
Non solo. "Si è creato un contenzioso con la ditta che si occupa dello spazzamento, noi abbiamo applicato penali per 200 mila euro ma l'azienda non ne vuole sapere". Infine le possibili soluzioni prima dell'avvio del porta a porta (circa due anni di attesa): "Prima del porta a porta si potrebbe prendere il personale necessario e ripristinare servizio quotidiano. Personalmente credo che una parte dell'avanzo libero del Bilancio si possa usare per migliorare il servizio di pulizia. Fondamentale prima della gara è sbloccare l'avvio degli ecocentri".
Leggi la nostra intervista all'assessore Pierluigi Leo