Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Lodo per Tuvixeddu: la Procura indaga dopo un esposto

Fonte: La Nuova Sardegna
11 settembre 2012

Il pm Daniele Caria ha aperto un fascicolo contro ignoti Verifiche sulla consulenza tecnica della Deloitte srl




di Mauro Lissia wCAGLIARI

E’ all’attenzione della Procura della Repubblica la consulenza tecnica elaborata dall’advisory Deloitte srl per il collegio arbitrale chiamato a stabilire se la Regione dovrà pagare un risarcimento a Nuova Iniziative Coimpresa per la mancata realizzazione del piano immobiliare su Tuvixeddu. Il capo dell’ufficio Mauro Mura ha incaricato il sostituto Daniele Caria di valutare l’attendibilità di un esposto anonimo arrivati in più copie al palazzo di giustizia nei giorni scorsi, il cui contenuto ricalca in termini ancora più aspri l’ultima memoria depositata dall’ufficio legale della Regione in cui il lavoro della Deloitte viene definito «fuorviante, inappropriato e non indipendente». Finora il pm Caria si è limitato a iscrivere un fascicolo contro ignoti e senza ipotesi di reato. Nelle prossime ore - d’intesa con il procuratore capo - saranno decisi i passi da compiere per accertare se attorno al lodo arbitrale in corso a Roma stia avvenendo qualcosa di irregolare. Deloitte, nella relazione tecnica, ha attribuito all’amministrazione regionale il 60 per cento della responsabilità per lo stop ai lavori e per la mancata attuazione dell’accordo di programma del 2000, in base al quale l’impresa del costruttore Gualtiero Cualbu avrebbe potuto realizzare un grande complesso edilizio residenziale nell’area esterna al sito archeologico. I vincoli imposti dalla Regione in linea col piano paesaggistico hanno fermato tutto ed è stato il Consiglio di Stato a confermare che quei vincoli erano e sono legittimi. Ma Coimpresa si è comunque rivolta al collegio arbitrale, che ha affidato alla Deloitte la risposta a una serie di quesiti tra cui il calcolo dell’eventuale danno arrecato al costruttore e che dovrebbe essere risarcito. Per il consulente ammonterebbe a 77 milioni, ma i legali della Regione contestano duramente i criteri seguiti per arrivare alle conclusioni, una sequenza di errori commessi da Deloitte e lo sconfinamento della relazione in aspetti giuridici che non competono al consulente tecnico. Gli esposti inviati alla Procura e ad alcune redazioni vanno ancora più in là e adombrano una sorta di combine. Gli autori del documento-denuncia - che scrivono di voler restare anonimi «per non incorrere in atti ritorsivi» - ipotizzano un andamento anomalo del giudizio arbitrale e per dimostrarlo allegano sei atti della controversia, tra cui la consulenza della Deloitte spa. Fra i vari passaggi dell’esposto all’attenzione della Procura un riferimento alla scelta degli arbitri di chiedere al consulente il calcolo dei danni risarcibili senza prima aver stabilito se e come la Regione sia responsabile. In questa scelta, contestata anche dai legali della Regione, emergerebbe un’anticipazione del giudizio. Si tratta naturalmente di valutazioni di parte, sulle quali la Procura si appresta a compiere verifiche. La sola certezza è che il contenuto dell’esposto, elaborato sicuramente da giuristi, non ha lasciato indifferente il procuratore capo e che la Procura ha deciso di non archiviare. Il collegio arbitrale è composto da Franco Bilé, Nicolò Lipari e Giovanni Olla, quest’ultimo nominato dal tribunale di Cagliari. Si tratta di giuristi autorevoli, cui è stata conferita una responsabilità pesantissima. Il 13 settembre i legali regionali e quelli di Nuova Iniziative Coimpresa si ritroveranno a Roma per l’ultima udienza, il lodo definitivo dovrebbe essere emesso tra novembre e dicembre. Quale che sia la decisione, la Regione potrà poi ricorrere ai giudici della Corte d’Appello civile.