a cura di: Andrea Deidda
"In sei mesi di governo della città abbiamo salvato progetti per 150 milioni di euro". Ha esordito così il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, davanti alla platea presente alla prima delle due "serate delle idee", organizzate dal Partito Democratico al Ghetto degli Ebrei.
Fondi salvati in extremis. Nei primi mesi di attività la nuova amministrazione ha dovuto fare i conti con le emergenze: diversi progetti avrebbero rischiato di non vedere la luce a causa dell'approssimarsi delle scadenze "in totale avremmo perso 150 milioni". È stato questo uno degli argomenti cardine dell'intervento di Zedda.
Quello del primo cittadino è stato un discorso a braccio che ha toccato vari temi. È partito facendo un riferimento ai rapporti con il Pd: "Se non ci fosse il Partito Democratico non ci sarebbe il centrosinistra e non avremmo possibilità di confrontarci con gli oppositori per concorrere al governo delle istituzioni".
"In sei mesi - ha proseguito Zedda - completando le richieste a fine dicembre abbiamo salvato i fondi per il campus universitario, il porticciolo, il lungomare di Sant'Elia e del Poetto, 20 milioni di euro per Molentargius. Un totale di 150 milioni che rischiavamo di perdere e che ora ci permettono di candidare il quartiere di Sant'Elia al Piano delle Città del Governo che mette a correre due miliardi e mezzo (totali. nda)".
Zedda, anche se non direttamente, ha però preso le distanze da chi nei giorni scorsi aveva parlato di un anno di rodaggio (quello appena trascorso) da parte della nuova Giunta: "All'esterno può essere avvertita una fase di rodaggio, io dico che non siamo alle prime armi. Il rodaggio è stato fatto dalle generazioni passate, io non ne ho bisogno visto che ho passato dieci anni a leggere determine dirigenziali da consigliere comunale".
Ma al centro dell'intervento è stata soprattutto la comunicazione su ciò che è stato fatto da giugno 2011. A proposito non sono mancate le critiche alle precedenti amministrazioni di centrodestra: "Non è facile governare quando mancano strumenti e regole certe. Parlo dell'adeguamento del Puc al Ppr, del Piano del Colore, del Pul. Tutte eredità negative. Abbiamo aperto capitoli di spesa trovando fondi non spesi dal 99 e pratiche di edilizia privata ferme dal 1985. Per non parlare dei fondi che stavamo per perdere".
Il sindaco raccoglie gli applausi del pubblico amico quando passa all'argomento raccolta differenziata: "Il nostro obiettivo è quello di spegnere inceneritore e puntare su raccolta differenziata sul modello di Reggio Emilia". Poi un accenno ai tempi: "la pedonalizzazione di Villanova si poteva fare in una seduta di Giunta, ben diverso quando si fanno parlare i cittadini". Infine la chiusura con un riferimento a Roosevelt.