Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il mercato ittico cambia ma non si sposta

Fonte: La Nuova Sardegna
7 settembre 2012

Il presidente della commissione consiliare Raimondo Perra: «Mi opporrò in ogni modo a qualsiasi ipotesi di trasferimento»




di Stefano Ambu wCAGLIARI Mercato ittico ancora a Cagliari. E non nell'hinterland, magari a qualche chilometro dal mare. La battaglia per la struttura a due passi dallo stagno Santa Gilla, però, si combatte in un solo modo: ristrutturandolo e rilanciandolo. Il grido d'allarme è partito dalla commissione consiliare Attività produttive: per mercoledì è fissato un sopralluogo dell'organismo consiliare proprio all'ingresso dello stabile di viale La Playa. Inizio ore 8. «No al trasferimento – avverte il presidente Raimondo Perra – mi opporrò in ogni modo». Il caso era stato già sollevato lo scorso 21 agosto con una mozione presentata dal consigliere Psd'Az Paolo Casu, in trincea qualche tempo fa per il mercato ortofrutticolo poi sparito da viale Monastir. "Non possiamo permetterci- aveva avvertito- nella nostra città, che, dopo la frutta e verdura si passi ai pesci". I problemi sono noti: del dispositivo per l'asta elettronica se ne era occupato qualche anno fa anche Striscia la notizia perchè (quasi) mai utilizzato. Ma c'è dell'altro: dallo stato di abbandono generale della struttura ai problemi legati alle celle frigorifere. «Assurdo anche solo ipotizzare che non si possa più contare sul mercato ittico – continua Perra – proprio ora che anche l'Autorità portuale ha progettato il rilancio della zona con uno spazio adeguato per i pescherecci. Ne parleremo presto con il presidente dell'Authority Piergiorgio Massidda: sarebbe illogico, in un momento del genere, fare a meno della struttura in quella posizione». Struttura che merita un restyling: «È fatiscente – dice Perra – il problema delle celle frigorifere è solo l'ultimo. Saremo lì per verificare lo stato del mercato». E magari da lì ripartire per capire quale può essere il suo futuro. La mozione di Casu andava dritta al cuore del problema: «Non é sicuramente da quest’anno – spiega il consigliere sardista – che gli imprenditori occupati all’interno del mercato, sollecitano una maggiore attenzione dell’amministrazione con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Ma questo non giustifica il silenzio assordante che sta caratterizzando le problematiche del mercato e dell’intero comparto ittico. Cagliari è una città di mare ed è una città di pesca: credo che ignorare questo comparto significa non capire da dove deve ripartire la nostra già debole e martoriata economia». Le proposte per il rilancio, anche in chiave turistica sono elencate nel documento che presto sbarcherà in aula consiliare per la discussione: «Occorre – precisa Casu – stimolare e incentivare gli operatori presenti all’interno della stessa struttura verso nuovi investimenti,  attraverso l’immediata riapertura dell’asta elettronica. Ancora, attivare tutte quelle forme di incentivazione produttiva, economica e promozionale, che ridiano lustro a questa importante struttura ittico - commerciale, in cui viene ancora movimentato circa il 60% del prodotto ittico regionale». Casu chiede lavori e una rinfrescata al regolamento, anche per sfruttare il mercato in chiave turismo. «Indispensabile – continua Casu – programmare una seria e immediata ristrutturazione dello stesso mercato, attraverso anche l’eventuale apertura di un cantiere comunale anche con l’ausilio di operai specializzati».