Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Con Is Arenas ci sia davvero una città metropolitana

Fonte: L'Unione Sarda
4 settembre 2012


L'OPINIONE

di Giulio Zasso
Dopo quasi cent'anni il Cagliari non è più di Cagliari. Il passaggio è storico e lascia un retrogusto amaro. Può essere a tempo, ma forse no. Le luci a Sant'Elia difficilmente si riaccenderanno, magari in futuro salterà fuori qualche progetto nuovo per riportare i rossoblù nei confini comunali. Ma ormai viene spontaneo pensare a radici quartesi sempre più solide. La parte grossa è stata fatta, domenica notte sono arrivati anche i primi vagiti di Serie A nell'impianto in costruzione.
C'è solo un modo per pensare positivo nel capoluogo che cede uno dei gioielli più preziosi. La città non è più quella chiusa nella cinta daziaria. La grande Cagliari ha già da tempo confini sfumati che si allungano nel Campidano e arrivano fino alle pendici dei Sette Fratelli. L'emorragia di abitanti verso i centri dell'hinterland la dice lunga. Quartu è un pezzo portante della città metropolitana, ma ora serve un salto di qualità nei collegamenti pubblici. Se città grande dev'essere, lo sia davvero, con una rete di autobus più funzionale e soprattutto con la scommessa della metro su rotaia da giocare sino in fondo. Lo stadio sarebbe più vicino, l' area vasta più solida e integrata. E forse il Cagliari potrà essere ancora di tutti i cagliaritani.