Cagliari.
La pioggia è tornata, leggera. E a Pirri, San Michele e nella zona del Fangario è riaffiorata la paura. Ingiustificata, almeno per ora. Ma per i prossimi giorni non sono escluse altre precipitazioni di «elevata intensità». Per questo nei quartieri messi in ginocchio dall'alluvione di martedì mattina si continua a spalare il fango e si prova a prevenire un altro disastro.
Gli operai della Protezione civile del Comune hanno ripulito il rio Fangario che cinque giorni fa si è colmato ed ha trasportato un fiume d'acqua verso via Abruzzi e in tutte le strade attorno al cimitero mettendo in ginocchio le attività produttive. Hanno anche allargato gli argini per far defluire meglio le acque. A Pirri uomini del Comune e volontari hanno parzialmente liberato le strade dalle cataste di rifiuti accumulate sulle strade e ripulito parte delle caditoie ostruite.
Il problema, ora, è impedire che altre precipitazioni intense abbiano effetti altrettanto devastanti ed evitare che l'assenza di coordinamento - denunciata anche dal capo della Protezione civile Bertolaso - provochi danni ancora maggiori.
Per questo ieri in Municipio i dirigenti dell'area tecnica e sociale, gli assessori alla Viabilità, alla Pianificazione dei servizi e alle Politiche sociali hanno predisposto un piano di emergenza. Una gruppo di lavoro autonomo in grado di intervenire tempestivamente nelle zone più a rischio, quelle citate di san Michele, oltre a via Balilla, via Santa Maria Chiara e via Dolianova a Pirri. Ora il Comune sa di quanti mezzi anfibi dispone, sa da dove partono e in quanto tempo possono raggiungere i luoghi indicati, sa dove sono le ambulanze più vicine e su quanti volontari può contare e quanti posti letto ha a disposizione in caso di sfollamenti (sono 70, tra la casa di riposo di Terramani, il centro di solidarietà di viale Fra Ignazio e un albergo del centro).
Ieri sono state effettuate alcune esercitazioni, ma è evidente che con un metro e mezzo d'acqua e fango tutto cambia.
In Municipio ieri hanno anche iniziato a ragionare di progetti a medio-lungo termine. Soprattutto di quelli necessari per evitare che il centro di Pirri si allaghi ogni volta che piove intensamente. In via Roma sanno esattamente che progetti devono realizzare (impedire che le strade asfaltate di Barracca Manna, via Cadello e via Santa Maria Chiara fungano da letti per i fiumi d'acqua che si riversano a valle). Mancano i fondi per realizzarli.
26/10/2008