Il servizio comunale era stato aggiudicato alla ditta di trasporti Stevelli
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L'anno scolastico è ormai alle porte, ma sul servizio scuolabus pende un'incognita grande come un macigno. Accogliendo il ricorso presentato dall'avvocato del Comune, Genziana Farci, il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza del Tar Sardegna in merito alla gara d'appalto da tre milioni di euro per l'affidamento del servizio triennale di trasporto scolastico.
La Sina, guidata da Gianfranco Stevelli, lo scorso anno aveva ricevuto l'aggiudicazione provvisoria, ottenendo anche un giudizio favorevole dalla prima sezione del Tar sardo presieduta da Aldo Ravalli. L'appalto del Comune, in precedenza, era però stato vinto dalla ditta Luca Falaschi Srl che ora torna in corsa dopo la decisione dei giudici del collegio presieduto da Stefano Baccarini (a latere Vito Pili, Francesco Caringella, Antonio Bianchi e Raffaele Prosperi). La sentenza del Consiglio di Stato è stata depositata in segreteria il 31 luglio e ribalta l'esito del giudizio di primo grado. «L'offerta economica di Sina» scrivono i giudici romani, «così come integrata nelle giustificazioni, è indeterminata e contraddittoria». Giustificato, dunque, il provvedimento di esclusione che la commissione di gara comunale aveva deciso al termine della procedura.
Ora bisognerà capire gli effetti della sentenza sul servizio scuolabus che sta per partire. «Non riesco a spiegarmi la decisione del Comune», ha commentato Stevelli, assistito dall'avvocato Alberto Onorato. «Il nostro servizio è impeccabile ormai da vent'anni e sia l'offerta tecnica che quella economica erano molto vantaggiose. Ora vedremo come comportarci, cercando una soluzione e valutando se esiste un ulteriore grado di impugnazione del provvedimento». (fr.pi.)