Il presidente del Cda: «L'unica speranza è trasformarlo in impianto polivalente»
Niente corse, fondi tagliati: la struttura è un'incompiuta
L'ultima mazzata è arrivata dalla spending review appena confezionata a Roma: il Governo ha deciso di sciogliere l'Assi (agenzia per lo sviluppo del settore ippico, nata sulle ceneri dell'Unire, l'unione nazionale per l'incremento delle razze equine), facendo così venir meno una delle poche sicurezze economiche per un ippodromo che ha già qualche problema di cassa. Il taglio rischia di consacrare definitivamente la struttura intitolata al generale Antonio Gutierrez come un'incompiuta: «Qui è tutto un rebus», racconta Mauro Ballero, da tre anni presidente del Cda che gestisce la Società ippica.
I NODI Le corse latitano, pochi partecipano alle gare, le scommesse sono sempre meno. E nonostante i tentativi rianimazione degli ultimi anni la pista del Poetto è ancora lontana dai risultati sperati. Ballero, alla guida di un consiglio d'amministrazione ormai scaduto e in attesa di rinnovo, indica la strada possibile: «L'ippodromo dovrebbe diventare una struttura polivalente, sfruttando il campo da calcio in cui si allenava il Cagliari? Ecco: quell'area potrebbe ospitare campi da calcetto, tennis o minigolf. Purtroppo abbiamo circa 25 ettari inutilizzati. Ma ogni volta che si tocca questo argomento si tocca un nervo scoperto. Non si vuole affidare la struttura ai privati, ma non c'è neanche la disponibilità economica dell'amministrazione a investire».
IL RINNOVO Il sindaco nelle prossime settimane sarà chiamato a rinnovare tutte le cariche: è in scadenza il consiglio d'amministrazione e il suo presidente, mentre il bando per la nomina del nuovo collegio sindacale è già stato pubblicato. Ma è probabile che prima la Società ippica venga rivoluzionata. I componenti del Cda potrebbero essere ridotti da otto a tre. Addirittura, c'è chi ipotizza la trasformazione «da società per azioni a società a responsabilità limitata, con un amministratore unico», come spiega il presidente della commissione Bilancio Claudio Cugusi. In questo caso il Comune non sarà l'unico ad avere voce in capitolo. Palazzo Bacaredda controlla il 69,56% delle quote, il 16,06% è della Camera di Commercio e il 14,38% della Regione.
I CONTI Comunque vada, Ballero si dice disponibile a un secondo mandato: «Ma la candidatura sarebbe vincolata a un serio programma di rilancio». Dalla sua parte ha un bilancio che da tre anni a questa parte è migliorato, nonostante anche il 2011 si sia chiuso in perdita. Gli ultimi conti evidenziano 134 mila euro di rosso, i precedenti 193 mila. «Ma il passivo è migliorato sensibilmente, e la chiusura col segno meno è legata agli ammortamenti della struttura». In compenso attorno all'ippodromo gravitano «circa 150 ragazzi che frequentano la scuola, abbiamo istruttori e strutture di buon livello». Il sogno sarebbe quello di portare a conclusione i lavori del «terzo lotto». Che consiste nel completare le tribune, costruire un maneggio coperto, totalizzatore per le scommesse e nuovi box per i cavalli. Ma servono almeno tre milioni di euro. Un sogno, appunto.
M.R.