VENERDÌ, 24 OTTOBRE 2008
Pagina 2 - Cagliari
L’opposizione denuncia la cattiva gestione del territorio e l’abbandono di Pirri Chiesti interventi di sostegno e solidarietà per le vittime dell’alluvione
Il centrosinistra chiede che venga modificato il Pai con l’inserimento della frazione
ROBERTO PARACCHINI
CAGLIARI. Il territorio va gestito bene, altrimenti basta un evento atmosferico fuori norma per creare disastri: con queste affermazioni il centro sinistra comunale chiede la convocazione urgente del consiglio comunale. «Il violentissimo nubifragio - si legge in un comunicato - che ha colpito Cagliari e la sua area urbana, pone ancora una volta il problema dei costi di una cattiva gestione del territorio».
Quanto è capitato deriva, in pratica, da una «gestione del territorio non rispettosa della natura e che non pone come prioritario il riassetto idrogeologico dell’intera zona». Secondo i consiglieri di opposizione in consiglio comunale, infatti, «è sempre più evidente che una corretta gestione del territorio, una seria pianificazione dello stesso su scala sia regionale che di area urbana e una lotta intransigente contro l’abusivismo siano obiettivi assolutamente prioritari».
Purtroppo però Cagliari sconta, da questo punto di vista, gravi ritardi: «È sufficiente ricordare che il piano di assetto idrogeologico (Pai) recentemente pervenuto in commissione Urbanistica, non prende in esame la situazione di Pirri, dove insistono le maggiori criticità, come i fatti recenti dimostrano».
Per questo motivo i rappresentanti del centrosinistra in commissione urbanistica hanno chiesto nella seduta del mese scorso il rinvio della votazione sul Pai chiedendo che lo stesso venga rapidamente integrato da uno studio sull’assetto urbanistico e tecnologico (sottoservizi, caditoie etc.) di Pirri. Inoltre «si è chiesto altresì che il Pai sia recepito nel piano urbanistico (Puc)», impedendo così «costruzioni in aree a rischio». Ed è stato chiesto che «preveda il potenziamento degli scarichi e la continua pulizia delle caditoie e dei canali di raccolta di tutte le acque».
In particolare i consiglieri del centro sinistra, però, chiedono che il sindaco Emilio Floris «riferisca con urgenza al consiglio comunale e ai cittadini cagliaritani sulle conseguenze che il nubifragio ha avuto in città e sulle iniziative che intende assumere, sia in merito al piano per il riassetto idrogeologico e al Puc che ad una più efficace pianificazione a livello di area urbana». Al primo cittadino si chiede anche che vengano «istituite sedi di prima accoglienza per dare il sostegno adeguato ai cittadini colpiti dall’alluvione e che venga avviato un censimento dei danni subiti».
Andrea Scano (consigliere del Pd) sottolinea anche che «sarebbe il caso di smetterla di parlare di “calamità naturali” e iniziare a ragionare in termini di “calamità artificiali”». Infatti spesso, se non sempre, scelte urbanistiche scellerate e attività di speculazione, sedimentate nei decenni, «hanno favorito la copertura degli alvei dei fiumi e l’edificazione in luoghi non idonei. La carenza di pianificazione ha fatto il resto». E chiesto che nel Pai venga inserito anche Pirri.