a cura di: Andrea Deidda
Debiti e cause giudiziarie ventennali imbrigliano il Bilancio del Comune. Ecco tutti i rischi economici di palazzo Bacaredda che blocca 30 milioni di euro: espropri per la costruzione dell'Asse Mediano, contenziosi dal 1988 per una sede staccata del Dettori, la strada mai realizzata tra via Cadello e via San Paolo, un museo archeologico a Tuvixeddu. A parte, la questione IsGas, una partita da 22 milioni di euro: deciderà il giudice.
Nel linguaggio dei documenti si chiamano "potenziali situazioni debitorie", tradotto sono soldi che il Comune potrebbe dover sborsare. Il condizionale è d'obbligo visto che si parla di contenziosi legali ancora in corso con privati e imprese, dal risultato incerto. Per precauzione, con una delibera di Giunta approvata anche in Consiglio l'assessore al Patrimonio, Gabor Pinna, nel Rendiconto di Bilancio 2011 ha deciso di mettere da parte 30 milioni di euro dei 56 milioni "non vincolati" dell'avanzo di amministrazione.
Perchè una cifra così elevata? I dettagli sono contenuti nella "relazione di accompagnamento al rendiconto 2011" predisposta dal dirigente del servizio Bilancio, Franca Urru, e basata sull'esame dei fascicoli delle cause correnti presso il Tribunale Civile e la Corte d'Appello. Sono suddivise in cinque gruppi: quelle che potrebbero concludersi entro il 2012 (ammontano a 4 milioni di euro), debiti finanziati in tutto o in parte ma non ancora riconosciuti (12,1 milioni), situazioni debitorie in corso di definizione(16 milioni) e altre presenti nella relazione dell'Avvocatura che non sono state segnalate dai servizi al Bilancio (447 mila euro). Rimangono inoltre alcune pratiche degli anni passati ma non più riproposte (5,6 milioni).
Una grana potrebbe essere molto pericolosa. E' quella di Isgas, la società che avrebbe dovuto creare e gestire la rete del gas in città. Il contenzioso è legato ai rapporti derivanti dalla realizzazione e gestione della rete del gas, approvati dalla Giunta Floris il 7 novembre 2008. Ne è venuto fuori un pasticcio burocratico con l'impresa e si è arrivati alle vie legali. Il tribunale si è pronunciato disponendo l'annullamento dell'atto di transazione come richiesto dal Comune. Rimane da determinare l'entità dell'indennizzo dovuto al concessionario (Isgas) per il valore degli impianti realizzati. L'importo (calcolato dal tribunale il 22 novembre 2011) oscillerebbe tra i 22 milioni 279 mila 96 euro ed i 26 milioni 763 mila 809 euro. Secondo il Comune pagherà chi vincerà la nuova gara. L'ultima parola spetterà al giudice.
Ma ecco la lista. Tra i casi più eclatantispicca la richiesta di 12 milioni e 946 mila euro della Società Safab Spache ha presentato un ricorso per risarcimento danni dopo la sospensione dei lavori della strada di collegamento tra via Cadello e via San Paolo, che rientrava nell'accordo di programma del 2000 per il comparto Tuvumannu-Tuvixeddu (accordo in stand by dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato del 2011 e quello del Tar sul vincolo minerario). Rimanendo in tema, Iniziative Coimpresa srl ha aperto una vertenza da 60 mila euro sulla procedura inerente i lavori di realizzazione del "Museo archeologico di Tuvixeddu".
Un altro ricorso, da7 milioni e 423 mila euro, riguarda l'ingiunzione di pagamento presentata nel dicembre 2009 dal Tecnocasicper fatture non pagate tra il 2002 ed il 2009. Altri3 milioni e 873 milaeuro risultano alla voce "Vertenza metano sarda contro Comune". All'Ente Autonomo del Flumendosa, per il ritardo nei pagamenti per la fornitura di acqua potabile tra il 1988 ed il1991, spetterebbe invece la somma di1 milione e 85 mila euro.
Andando a ritroso nel tempo ecco il risarcimento danni da 657 mila euro richiesto dalla Sape srl per l'occupazione di alcune aree in località "Is Porrus" nei pressi di via Peretti. L'acquisizione dei terreni era stata prevista nel 1988 dal Comune di Cagliari per costruire una sede staccata delLiceo Classico Dettori. La Co.Sa.Co srl ha invece citato in giudizio il Comune(chiesti 520 mila euro) per il contratto relativo all'affidamento di esecuzione lavori de "La via dei fiori: realizzazione dellanuova Piazza Maxia".
Salta agli occhi anche il caso del così detto "palazzo sorcesco", tra via Maddalena e il Corso Vittorio Emanuele: l'impresa (gli eredi dell'ex titolare) mira a ottenere la risoluzione del contratto d'appalto del 1990 per "grave inadempimento del Comune" e la sua condanna al pagamento di "tutti i corrispettivi dovuti e al risarcimento dei danni" (179 mila euro).
I "lavori per il completamento del teatro comunaledi Cagliari", potrebbero comportare l'esborso di 300 mila euro verso la Cemento Armato Precompressi Spa. L'11 novembre 2012 ci sarà invece l'udienza sui lavori di recupero del complesso immobiliareGhetto degli Ebrei. L'impresa Migliavacca srl chiede 259 mila 487 euro.
Il mancato rinnovo della convenzione di un affidamento per il servizio rimozione degli autoveicoli, risalente al 1985 potrebbe costare alle casse comunali altri 353 mila euro, mentre 334 mila euro sono relativi alla procedura di pagamento dei debiti del Comune nei confronti della società Spera Costruzioni srl perlavori di ristrutturazione nella scuola Riva.
Capitolo a parte l'Asse Mediano. Per costruirlo sono stati eseguiti numerosi espropri il cui costo, totale, è di4 milioni 66 mila 483 euro.Alla cifra si arriva sommando le nove cause ancora in corso con privati cittadini e imprese. Su tutte c'è l'esecuzione dei lavori da2 milioni 715 mila euroche rientrano in un contratto d'appalto del 5 maggio 1989. Altri 929 milioni 623 euro sono richiesti da Edilizia Investimenti srl e Condominio Via dei Grilli.
Inizia poi una serie di richieste di risarcimento danni promosse da privati: Maria Antonietta Lobina e Assunta Civicchioni chiedono1 milione e 180 mila euro. Altri 718 mila euro vengono richiesti al servizio Patrimonio da Antonio Carta per l'esproprio di alcune aree a Barracca Manna. Inoltre è del 15 febbraio 2010 la nota del servizio di Edilizia Pubblica II che parla di debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive per circa 720 mila euro. Una cifra simile (per la precisione 700 mila euro) risulta dalla disputa con la società Iole Immobiliare Srl, per la realizzazione di un campo da calcio aTerramaini.
Tra le potenziali situazioni debitorie anche il parcheggio sotto via Roma voluto dall'ex giunta Floris e bocciato lo scorso anno dal centrosinistra. I termini economici del ricorso presentato al Tribunale civile dalla "Ciro Menotti" e Word Trade Srl per ora non sono quantificati, la prossima udienza è fissata per il 6 marzo 2013