Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Ricci, polemiche sulle aree e sui tempi

Fonte: La Nuova Sardegna
24 agosto 2012

Il consigliere del Psd’Az, Paolo Casu: «Il Comune è in ritardo». La replica di Puggioni: «Rispetteremo le scadenze»




di Stefano Ambu wCAGLIARI

Ricci in riva al mare da gustare "al volo": una tradizione cagliaritana. Ma anche un'attrattiva da inserire nel perfetto manuale della Cagliari città turistica dei sogni. Prima il caos delle bancarelle "allargate" e diventate ristorantini. Ora le nuove regole. Il banco di prova sarà a novembre. Ma i banconi ancora non ci sono: area dei ricciai ancora da realizzare a Su Siccu a poco più di due mesi dal via alla stagione della vendita. Ci sono i tempi per allestire davanti al mare il piccolo mercato destinato ai commercianti con i gazebo e i banconi? Qualche dubbio da parte del consigliere comunale Paolo Casu, Psd'Az, c'è. In settimana, sull'argomento, presenterà un'interrogazione. «Anche se il progetto mi sembra sottodimensionato – anticipa – non sono mai stato contrario perché comunque poteva essere un buon punto di partenza. Il problema è che questa partenza non si intravede: perché dobbiamo arrivare in affanno e in emergenza all'appuntamento dell'1 novembre?». Preoccupazioni anche per i posti di lavoro: nell'interrogazione Casu chiede di "conoscere relativamente ai professionisti che non potranno essere inseriti nei “limitati box” concessi dal Comune, quale siano gli interventi che questa amministrazione intenda realizzare in breve tempo, per poter rafforzare questo importante e determinante settore ittico, che da tempo abbisogna di energia e di nuovi progetti". Il Comune ha già preso nota di quella data. E rassicura: «Il bando sarà pronto – garantisce l'assessore alle Attività produttive Barbara Argiolas – dalla prossima settimana». Ma c'è un altro aspetto da non sottovalutare: bisogna partire con i lavori necessari per attrezzare l'area rispettando tutte le norme igienico sanitarie. «Procedura avviata – spiega Luisa Anna Marras, assessore ai Lavori pubblici – e uffici giá al lavoro. Rispetteremo i tempi? Salvo imprevisti, non ci dovrebbero essere problemi». Casu chiede anche che ci sia la possibilità di avere a disposizione un centro raccolta e smistamento. E da tempo ha giá indicato la soluzione: Santa Gilla. Locali che però dovrebbero essere chiesti in concessione ad altri enti. «Dall’analisi sulle problematiche relative al comparto ittico – scrive Casu – sono emerse diverse criticità relative alla carenza di infrastrutture commerciali e centri di raccolta e di controllo sanitario dei prodotti, individuando ad esempio nelle strutture inutilizzate  all’interno dello stagno di Santa Gilla, con i suoi spazi e i suoi immobili, una location ideale per dare ossigeno e creare comparto per questo importante settore già fortemente in crisi, ma a tutt’oggi nessun tipo di ragionamento a riguardo è stato promosso con la Regione Sardegna (titolare delle aree interne alla Laguna di Santa Gilla )». In sintesi. «Il problema – spiega il consigliere sardista – è che quelle strutture non vengono richieste. E se non fa il primo passo il Comune quando mai le potremmo avere a disposizione?». C'è ancora un'altra area che potrebbe ospitare i ricciai. È quella dell'area davanti allo stabilimento Ottagono. Ma l'iter, in questo caso, è più lungo. Per Su Siccu invece il traguardo sembra vicino: le commissioni, a cominciare da quella alle Attività produttive, avevano lavorato velocemente. E a luglio c'era stata la delibera della giunta Zedda. Con il via libera al progetto esecutivo per la realizzazione dello spazio davanti al mare, tra la via Caboto e viale Colombo, destinato alla vendita e alla degustazione dei ricci. L'esecutivo aveva detto sì alla proposta presentata dall'assessore ai Lavori Pubblici Marras, preparata in collaborazione con l'assessore alle Attività Produttive Barbara Argiolas. L'area, attrezzata con 12 box per la vendita e 6 per la degustazione, prevede la presenza di strutture amovibili destinate alla rimozione con la fine della stagione, a maggio. Il progetto prevede la realizzazione di un sistema per lo smaltimento dei reflui, il sistema per l'acqua potabile, quello per l'energia elettrica e i servizi igienici. Complessivamente, come ricorda l'interrogazione, il mercatino su una superficie di 362 metri quadrati, con  box chiusi su quattro lati costituiti da gazebo con teli in materiale pvc, montati sopra una pavimentazione in legno.