Il ministro: «Chi non vuole 6 miliardi per il contratto se ne assuma le responsabilità»
Arriva l'ok di Cisl, Uil e Ugl ma Epifani chiude a Brunetta
Sul rinnovo del contratto degli statali si va verso un accordo separato. La Cgil volta le spalle alla proposta di intesa del ministro Brunetta.
Accordo separato sul rinnovo del contratto degli statali. La Cisl, la Uil e l'Ugl hanno detto sì al protocollo presentato ieri ai sindacati dal ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, che invece ha ricevuto un no dalla Cgil e dalle Rdb-Cub. Il protocollo - che in mattinata era stato illustrato dall'Aran ai sindacati di categoria - è composto da due parti: una relativa al rinnovo del contratto, l'altra sul nuovo modello contrattuale.
LA FRATTURA La spaccatura tra le sigle sindacali si è consumata, in particolare, sulla parte relativa al rinnovo del contratto che prevede per i ministeriali un aumento di 70 euro (60 sul tabellare e dieci sul trattamento accessorio) e complessivamente 6 miliardi per i contratti dei circa 3,5 milioni di dipendenti. Il governo si è anche impegnato a recuperare i tagli ai fondi per la contrattazione integrativa che avrebbero determinato un alleggerimento pesante della busta paga da gennaio. Una assicurazione che ha portato alcuni sindacati a dare la propria adesione al documento. È stato, inoltre, deciso di aprire un tavolo tecnico per giungere ad un nuovo modello contrattuale come per il settore privato. La Cgil non condivide il protocollo ma ha spiegato, comunque, che non si sottrarrà al confronto: starà al tavolo sul contratto nella sede dell'Aran e parteciperà all'istruttoria sul modello contrattuale.
IL MINISTRO Brunetta - che ha incontrato i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl - ha detto che da gennaio ci saranno 6 miliardi in più nelle tasche dei lavoratori. Ma prima, a dicembre, sarà pagata con la tredicesima l'indennità di vacanza contrattuale pari a 100-110 euro per il 2008. Se non si riuscirà ad arrivare ad un consenso generale, ha spiegato ancora, a gennaio sarà anticipato comunque il 90% dei 6 miliardi (come previsto in Finanziaria). «Se un sindacato non vuole dare ai lavoratori 6 miliardi, se ne assuma le responsabilità», ha osservato.
LA CGIL Per il leader della Cgil Guglielmo Epifani, c'è una parte consistente dei sindacati «che non ha condiviso le linee per il rinnovo: non è un buon risultato per il governo». Il segretario della Fp-Cgil, Carlo Podda, fa notare che, in base alla legge, l'accordo per i ministeri non può essere sottoscritto perché i contratti devono essere firmati da organizzazioni che rappresentano almeno il 51% dei lavoratori. Secondo Podda, inoltre, «il governo può anche aver reperito i circa 200 milioni del fondo unico di amministrazione, ma non i 500 milioni delle leggi speciali».
24/10/2008