La proposta del consigliere Gianni Chessa
«Siamo per l'integrazione e il rispetto, ma anche per i diritti e i doveri. Vale anche per i rom. L'ex campo sulla 554 è stato distrutto da chi vi risiedeva, non dalla politica».
Questa la posizione del consigliere comunale Gianni Chessa (Udc), che lancia una proposta. «Dare una casa ai Rom è giusto, ma non è corretto forzare un popolo a cambiare cultura ed è per noi immorale dare una casa che comunque ha un valore dichiarato di 600 mila euro. Il tutto in nome dell'inclusione. La nostra proposta è un'altra: realizzare due campi nuovi per i due clan». Non è tutto. «I Rom dovrebbero partecipare alla bonifica del campo da loro distrutto. Noi mettiamo i mezzi, loro la forza lavoro, così da risparmiare soldi pubblici. I nomadi dimostrino impegno e collaborazione e vedrete che i cagliaritani si mostreranno ospitali e accoglienti come sempre». In qualità di capogruppo dell'Udc in consiglio, Chessa ha infine ricordato che nel settembre 2011 fu il suo partito a presentare un ordine del giorno con documentazioni e filmati sull'ex campo. «Insieme al collega Paolo Casu del Psd'Az denunciammo già allora la grave situazione dei rom». (p.l.)