Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stop ai soldi per i nomadi

Fonte: L'Unione Sarda
14 agosto 2012


I fondi dovrebbero essere usati per il programma di inclusione sociale
 

La Regione: «Il progetto è carente, va integrato»
Prima di andare in vacanza per un mese il Consiglio comunale ha dato il via libera a una importante variazione al bilancio: tra le novità introdotte dalla delibera anche lo stanziamento di 300 mila euro per «l'emergenza insediamento rom», soldi che dovrebbero essere garantiti dalla Regione. Dovrebbero, perché per ora l'assessorato alla Sanità non ha finanziato ancora nulla. Il progetto di inclusione sociale presentato dalle Politiche sociali del Comune è stato giudicato carente. Andrà integrato: fino a quel momento dagli uffici di via Roma non arriverà neanche un euro.
LA DELIBERA Nella riunione di giunta regionale del 24 luglio, l'esecutivo ha approvato un documento con cui vengono stanziati 1,8 milioni di euro. Un milione e mezzo per dare ossigeno ai Plus (Piani locali unitari dei servizi) dei Comuni sardi, e 300 mila per «far fronte all'emergenza umanitaria venutasi a creare a seguito dell'ordinanza di sgombero del campo nomadi», come è specificato nella delibera 32/77. Il Comune di Cagliari però ha chiesto di più: il programma presentato prevede una spesa di 290 mila euro per il 2012, 250 per il 2013 e 150 per il 2014.
L'ASSESSORE «Noi potremo finanziare solo 300 mila euro per tutto il triennio», spiega l'assessore alla Sanità Simona De Francisci, che precisa: «per il momento la Regione non ha erogato ancora un euro, perché il progetto è stato ritenuto troppo generico. Chiederemo delle integrazioni». Uno stop ai fondi arrivato ben prima della polemica sulle case con piscina e idromassaggio assegnate agli ex abitanti del campo nomadi, sgomberato a fine giugno. «Il sostegno economico della Regione al progetto di inclusione sociale del Comune va nella direzione indicata da Bruxelles: è la Comunità europea a dirci come dobbiamo comportarci per promuovere l'integrazione del popolo rom».
IL PROGETTO In cosa consiste il «progetto di inclusione sociale» del Comune? La Commissione europea ha indicato ai vari Stati quali sono gli obiettivi per l'integrazione delle «comunità rom, sinte e caminanti». Chi ha lasciato il campo nomadi, sequestrato dal tribunale per il preoccupante inquinamento dei terreni, dovrebbe ricevere aiuti per le abitazioni, per l'inserimento lavorativo dei capifamiglia, per l'istruzione dei bambini. Ai nomadi, secondo la risoluzione della Commissione libertà civili del Parlamento europeo, dovrà essere garantito «un accesso effettivo al mercato del lavoro, per esempio attraverso lo strumento del microcredito per l'impresa e il libero impiego, insieme a misure per combattere il lavoro sommerso e favorire l'assunzione dei rom nell'amministrazione pubblica».
Michele Ruffi