Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Molentargius, fumata nera

Fonte: L'Unione Sarda
9 agosto 2012


Nulla di fatto nella riunione di ieri, intanto inizia una nuova occupazione
 

Nessun contratto per gli ex dipendenti del Parco
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Fumata nera dal parco di Molentargius. Due ore di assemblea tra i Comuni consorziati e la Provincia non regalano le risposte attese: ancora nessun contratto per i dieci ex lavoratori storici.
LA GIORNATA E nella mattinata rovente all'ingresso dell'edificio Sali Scelti, accanto a striscioni e bandiere, compaiono due nodi scorsoi, cappi da impiccagione. Da ieri mattina il parco dei veleni è di nuovo occupato: «Porteremo avanti a oltranza la nostra protesta sino a quando non ci rinnoveranno il contratto», annuncia Alessia Atzei, ornitologa. Disoccupati dal 31 marzo, sono gli unici ancora senza contratto. «Sono stati riassunti tutti i lavoratori tranne noi». E alla rabbia si somma la disperazione. «Continuano a prenderci in giro, non so più come dar da mangiare a miei figli», Massimiliano Barfucci, operaio specializzato è inferocito. «Rivoglio il mio lavoro». La storia sembra ripetersi. «Sono disperato». Paolo Mereu, 58 anni, operaio, vive con cento euro al mese. Due figli disoccupati, uno sordomuto. E ai 500 euro di affitto si sommano le bollette e le spese per le medicine. Quasi 3 mesi senza lavoro. I debiti aumentano e l'incubo dello sfratto è un pensiero costante: «Sono in arretrato da mesi».
IL TAVOLO Attorno al Tavolo dei Sali Scelti ci sono il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il presidente del Parco Mauro Contini e il sindaco di Selargius Gianfranco Cappai. Con loro Abramo Garau, delegato della Provincia, e un rappresentante del Comune di Selargius. Dopo oltre due ore di confronto a porte chiuse non si trova la via d'uscita. Tutto rimandato a oggi. «Stiamo cercando tutte le soluzioni possibili, abbiamo dato mandato al direttore facente funzioni Marco Loddo di risolvere la questione dei lavoratori in base alla legge regionale», garantisce Zedda.
IL SINDACATO Con i lavoratori c'è anche Chabaani Abderazack, segretario generale Uil-Temp. Tra le richieste avanzate dal sindacato c'era la sospensione del concorso per tecnici, «illegittimo perché bandito prima che la legge regionale venisse approvata», sostiene Chabaani. «Sembrerebbe ci sia qualcosa che non va bene, vedremo cosa deciderà il direttore», replica Contini.
ORDINE DEL GIORNO Nell'ordine del giorno c'è anche la questione dell'azione legale intrapresa dai lavoratori nei confronti dell'agenzia interinale. «Il parco ha bandito una nuova gara, entro fine settembre quasi sicuramente ci sarà una nuova agenzia, si risolverà anche questo problema», assicura il primo cittadino di Quartu. «È una minestra riscaldata, mi sento violentato», dice Gabriele De Martis, botanico, non ha più voglia di aspettare. C'è chi minaccia lo sciopero della fame, chi si incatena in segno di protesta. La protesta continua.
Sara Marci