Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Festival della Scienza sette giorni di mostre spettacoli e dibattiti

Fonte: L'Unione Sarda
22 ottobre 2008

A novembre all'Exmà



Perché i nostri occhi vedono e il nostro naso odora? Perché le previsioni del tempo sbagliano? Come si trasmettono nel cervello le emozioni? Come e da cosa nascono le idee? Per dare una risposta a queste e altre domande, dal 4 all'11 di novembre si svolgerà in città il Festival della Scienza, la tradizionale manifestazione di divulgazione organizzata dal comitato Scienza società scienza in collaborazione con l'Università, il consorzio Sardegna ricerche e altre istituzioni. Sette giorni di conferenze, dibattiti, spettacoli, mostre e laboratori pensati per stimolare in grandi e piccoli l'interesse per il mondo della fisica, della matematica, della biologia.
All'Exmà di via San Lucifero, filosofi, scienziati, docenti universitari affronteranno con gli spettatori alcune delle questioni che hanno impegnato la loro attività di ricerca. Il filosofo Giulio Giorello, ad esempio, parlerà della scienza come strumento di dialogo tra le culture, mentre il farmacologo Gianluigi Gessa racconterà al suo pubblico come nascano nel cervello di ciascuno le emozioni, le passioni, i comportamenti. Il fisico Andrea Frova illustrerà il rapporto tra la scienza e la musica, da Pitagora a oggi, mentre il biologo Edoardo Boncinelli racconterà le tappe del miracolo della vita, dalla fecondazione alla nascita. E poi, ancora, si parlerà di risparmio energetico, di architettura sostenibile, del rapporto tra scienza e democrazia e della fallibilità delle previsioni meteorologiche.
Alle conferenze si aggiungeranno le mostre e i laboratori, nei quali gli spettatori potranno eseguire alcuni test scientifici di base. Anche i più piccoli, con l'Officina dei giochi e degli esperimenti, troveranno un luogo nel quale familiarizzare con i fenomeni fisici e le regole matematiche.
«Il festival nasce per avvicinare la scienza ai cittadini, quasi sempre distratti, e soprattutto ai giovani, che il più delle volte scartano dai loro interessi la fisica, la matematica o la biologia soltanto perché non hanno mai incontrato qualcuno capace di fargliele amare», spiega il presidente del comitato organizzatore Carla Romagnino.
«L'interesse degli studenti verso le facoltà scientifiche è in aumento», ha rilevato il preside della facoltà di Scienze, Roberto Crnjiar. «Ma siamo ancora ben lontani dai risultati degli altri paesi occidentali. Il festival è quindi una straordinaria occasione da cogliere, un faro per tutti quelli che hanno voglia di spegnere la televisione, uscire di casa e scoprire cose che altrove non riescono a trovare».
LORENZO MANUNZA

22/10/2008