LIRICO. Non si scioglie il nodo sulla nomina del sovrintendente
Dopo qualche settimana di pausa, la guerra interna al teatro lirico riprende. E riprende a colpi di lettere incrociate, alcune molto velenose, tra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, il nuovo consulente artistico Marco Faelli, da tempo direttore del coro, e il sindaco Massimo Zedda. Ma ad agitare le acque in via Sant'Alenixedda sono anche i circa 390 mila euro che la fondazione spenderà per quello che musicisti e cantanti chiamano «decentramento» e consiste nei concerti organizzati dal primo luglio al 10 agosto in tutta la Sardegna. Stanziamento che in molti, vista la crisi conclamata in cui naviga il teatro, hanno giudicato eccessivo. Non solo: nonostante il termine per la presentazione delle candidature sia chiuso da tempo, il sindaco non ha ancora convocato il consiglio d'amministrazione per la scelta del nuovo sovrintendente. Massimo Zedda vorrebbe assegnare la poltrona a Silvio Maselli, presidente dell'Apulia Film Commission, molto vicino al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Un nome che però non avrebbe il gradimento di tutto il Cda: il sindaco potrebbe contare sul sì di Cristiano Cincotti (nominato da poco) e di Antonello Arru ma non quello di Maurizio Porcelli, Gualtiero Cualbu, Felicetto Contu e Oscar Serci. Questi ultimi non avrebbero ancora visto l'elenco di candidature arrivate al lirico.
I sindacati denunciano spese inutili e uno «sconfinamento» delle funzioni di Faelli, consulente artistico temporaneo (che non percepirà uno stipendio per questo ruolo), e «la dispersione delle risorse in tanti piccoli rivoli che parrebbero più tendenti ad accontentare
segnalazioni di singoli piuttosto che un reale progetto e percorso culturale», come scrivono Slc Cgil, Fist Cisl, Fials Cisal e Snater Ccs. I sindacati chiedono anche la nomina di un sovrintendente e che si «ponga grande attenzione nell'individuare Dirigenti a copertura di ruoli vitali per il teatro». Uil com e Libersind invece vogliono «dati ufficiali e dettagliati sulle spese sostenute per il decentramento estivo e per le prossime produzioni, così che si possa veramente capire l'entità dei diversi capitoli di spesa ed intervenire per tagliare i costi accessori alla produzione musicale». ( m.r. )