LA POLEMICA. Seicento aree di posteggio, incassi mensili tra i 70 e gli 80 mila euro
Tra diktat e passi indietro: il dialogo mai nato col Comune
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Trecento aree di posteggio che danno un incasso mensile tra i 60 e i 65 mila euro. «Macchè macchina per far soldi come dice qualcuno», sbotta il manager del Brotzu Antonio Garau che contesta le cifre a sei zeri circolate negli ultimi tempi: i dipendenti (duemila) non pagano, così come i ricoverati. «Tutti gli altri sborsano un ticket in cambio di un servizio».
Miniera d'oro o no, i parcheggi a pagamento hanno innescato uno scontro alla dinamite con il Comune. Che ora incassa la decisione dell'azienda ospedaliera di rimuovere gli sbarramenti che presidiano il piazzale di sosta a pagamento.
L'ordinanza di demolizione delle sbarre e delle colonnine di sorveglianza riporta la data del 23 aprile scorso. Trascorsi novanta giorni, il Comune aveva spedito gli incaricati della Sorveglianza edilizia per verificare se le opere considerate abusive erano ancora in piedi. Poi aveva dato una settimana di tempo, un tregua più che altro di cortesia per evitare una atto di forza come l'intervento delle ruspe comunali. Lo ha precisato ieri mattina l'assessore all'Urbanistica Paolo Frau, che ha incontrato nell'androne del palazzo civico gli animatori del Presidio di viale Trento, reduci dall'incursione in via Peretti armati di cacciaviti e tronchesine per smantellare la recinzione.
E ora? Una settimana fa il Consiglio comunale il sindaco Zedda aveva precisato di essere pronto al dialogo con l'azienda ospedaliera a un patto: «l'eliminazione delle opere abusive come era richiesto nell'ordinanza comunale». Un ostacolo che ora, almeno sulla carta, è stato rimosso con il passo indietro del Brotzu. (a. m.)