Rassegna Stampa

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L’assessore Leo: “Il porta a porta nel 2013 cambierà le abitudini dei cagliaritani: pronto il bando

Fonte: web Castedduonline.it
2 agosto 2012

 

1/08/2012 14:40di Maurizio Bistrusso
Dopo un anno di lavoro l’assessore  Pierluigi Leo fa un primo bilancio sull’attività svolta dall’assessorato ai servizi tecnologici e respinge al mittente le accuse piovute da più parti di immobilismo. I tagli sulla finanza pubblica hanno colpito in particolare il settore di sua competenza e c’è stato un momento in cui si era ventilata la possibilità che il responsabile della raccolta dei rifiuti a Cagliari consegnasse le sue dimissioni al sindaco Massimo Zedda. Allarme rientrato anche se Pierluigi Leo non ama i compromessi e non è disposto ad accettare ulteriori riduzioni di spesa in quello che nei prossimi 9 anni potrebbe essere la svolta che cambierà il destino della città con la raccolta “porta porta” spinta, la realizzazione parallela di almeno 3 ecocentri, l’eliminazione dei cassonetti dalle strade, per un bando di gara internazionale  che si aggira sui 300 milioni di euro.

Assessore Leo, sono passati circa 400 giorni dal suo ingresso in giunta. Ha qualcosa da rimproverarsi?

Mi sarebbe piaciuto partire già da quest’anno con la definizione del bando internazionale e con la raccolta porta a porta. Sarà una vera rivoluzione per la città che consentirà di migliorare il decoro urbano, la qualità dell’aria, con la riduzione di CO2, e la trasformazione della Tarsu, la tassa dei rifiuti, in Tia, un tariffa che terrà conto dei costi effettivi del servizio , personale compreso. Stiamo lavorando perché questo partanel 2013.

Cosa è stato fatto per migliorare il servizio? Cagliari è tra le città che paga un prezzo altissimo per i ritardi sulle percentuali della raccolta differenziata.

Abbiamo posizionato 140 cassonetti per il vetro e la latta, 140 per la carta e abbiamo inserito i contenitori per la differenziata negli uffici comunali che ne erano privi e nelle scuole, avviato tutte le procedure per individuare gli eco centri , attivato il servizio i ritiro degli ingombranti e dei rifiuti speciali con un’isola ecologica mobile e abbiamo iniziato la distribuzione di sacchetti dell’umido a domicilio.

Ieri mattina c’è stato un sopralluogo della Commissione consiliare tecnologici nel vecchio inceneritore. Quale sarà il destino dell’impianto ormai dismesso?


Attualmente l’impianto è utilizzato come “stazione di trasferenza” dove vengono portati i rifiuti in attesa di essere portati a Macchiareddu. Verrà effettuata la bonifica dell’intera area con la demolizione del vecchio inceneritore e la messa in sicurezza di tutto il territorio . Quello spazio diventerà uno dei tre ecocentri con i contenitori per gli ingombranti e ogni tipo di rifiuti che non rientrerà nel porta a porta.

Alcuni quartieri sono sul piede di guerra perché temono che gli ecocentri possano compromettere la salute di chi ci abita. Dove verranno realizzati?

Occorre fare chiarezza e far capire alla gente che gli ecocentri non sono discariche ma solo centri di raccolta dove i rifiuti non sono stabili.Stiamo ancora valutando alcune aree comunali di circa 3/5 mila metri quadri . Una è stata individuata in via San Paolo, in uno sterrato, nella direzione Città Mercato Auchan e l’altro potrebbe essere vicino alla rotatoria di via Cadello, sotto l’Asse Mediano.Per partire col porta a porta sono necessari a Cagliari almeno 3/4 ecocentri.

Cagliari città sporca: Poetto, Marina Piccola, vecchi chioschi dei ricciai di fronte ll’Ottagono, simbolo del degrado diventate ormai delle discariche a cielo aperto. Il Comune cosa fa?


Siamo intervenuti solo la scorsa settimana su aree che non sono di nostra competenza per rendere la città più pulita. Marina Piccola è del demanio statale ma noi puliamo quotidianamente, i chioschi dei ricciai sono sottoposi a sequestro giudiziario e non possiamo intervenire. Abbiamo speso 3.000 euro per lo smaltimento dei pesci morti a Terramaini e non ci competeva.

Qual’è la strada per aumentare in tempi brevi le percentuali della differenziata ? Cosa manca alla città per fare il salto di qualità e seguire l’esempio di Salerno?


Contiamo di partire nel 2013 con un bando internazionale che gradualmente rivoluzionerà il sistema di raccolta.Sarà il consiglio comunale a stabilire i criteri ma ritengo che se si vogliono  ottenere i risultati previsti dalla legge occorrerà decidere per un porta a porta spinto.L’obiettivo è dimezzare la parte che si brucia e raddoppiare la parte che si ricicla. Cagliari rientra nella media nazionale dei capoluoghi di regione con una percentuale del 35% ed è una città virtuosa che ricicla 95,500 tonnellate di carta e cartone all’anno, l’11,57% del totale in Sardegna con una popolazione pari al 9,37%. È l’unica città dell’area metropolitana che ha ancora i cassonetti e ospita le sedi regionali di  amministrazioni pubbliche, comandi militari,ospedali specializzati e cliniche private che contribuiscono ad un’elevata produzione di rifiuti.

Temete una reazione negativa della popolazione verso il porta a porta? Sarà difficile cambiare le abitudini dei cagliaritani?
Inizieremo dai quartieri storici e dalle zone della città dove è più agevole effettuare il servizio, nei quartieri dove ci sono ville e in condomini con aree interne che consentono un servizio migliore. Poi si proseguirà a macchia di leopardo fino a coprire tutta la città.

maurizio.bistrusso@castedduonline.it
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