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Prosegue la guerra di carte bollate sul colle di Tuvixeddu. Un mese dopo aver concesso la sospensiva a Nuova iniziative Coimpresa, ieri il Tribunale amministrativo regionale ha detto sì alla richiesta del Comune di Cagliari di sospendere gli effetti della delibera con cui la Giunta regionale, ai primi di settembre, aveva bloccato per altri tre mesi i lavori delle imprese sul colle.
La Regione aveva motivato il provvedimento con il «pericolo del venir meno dei connotati primari caratterizzanti e qualificanti il patrimonio storico e archeologico di Tuvixeddu, dove dal 1997 al 2007 sono state rinvenute ben 1.166 sepolture, di cui 622 all'interno dell'area del parco archeologico, 113 oltre i confini del parco e 431 oltre i confini sia del parco archeologico che del Parco urbano».
In quella circostanza il tribunale aveva motivato la sospensiva a Coimpresa sostenendo che il nuovo provvedimento di blocco voluto della Regione non fosse adeguatamente motivato e rilevando, in particolare, che la delibera non fosse assistita da elementi idonei sul piano motivazionale e istruttorio. Ciò significherebbe che non sono stati considerati attendibili gli elementi riportati dalla Regione sui ritrovamenti di nuove sepolture, né il fatto che il precedente vincolo fosse stato annullato dal Consiglio di Stato per motivi esclusivamente procedimentali».
Sempre ieri la Regione avrebbe depositato l'appello al Consiglio di Stato proprio contro l'ordinanza del Tar Sardegna che un mese fa aveva dato ragione a Coimpresa.

23/10/2008