L'opinione
 

di Piercarlo Cicero
Un parcheggio a due piani: uno libero, l'altro a pagamento. Un'idea, quella del sindaco Massimo Zedda per risolvere il dilemma dei posti auto del Brotzu, che tutto sommato potrebbe soddisfare tutti. Peccato che per adesso il dialogo tra i vertici dell'azienda ospedaliera e quelli del Comune di Cagliari sia praticamente inesistente.
E questa è l'unica cosa che non può esserci in una situazione del genere, dove c'è tutto per far sì che si trovi un accordo basato sul buon senso. L'unico modo per risolvere la questione degli stalli del Brotzu in tempi brevi, come ha rilevato il consigliere comunale del Pdl, Edoardo Tocco, è quello di sedersi intorno a un tavolo e raggiungere un compromesso, impresa tutt'altro che impossibile. Per questo serve uno sforzo di entrambi gli attori in gioco, Comune e Azienda ospedaliera, per evitare che la questione assuma addirittura contorni grotteschi. Perché la storia del “documento fantasma” per l'accertamento di conformità dell'area di sosta a pagamento che il direttore generale del Brotzu assicura di aver mandato e di cui invece non ci sarebbe traccia, ha davvero dell'incredibile, a prescindere da che parte sta la verità.
Il sindaco è stato chiaro, e dovrà mantenere la parola: se il documento non verrà fuori in questi giorni, lunedì inizieranno le opere di demolizione, mettendo la parola fine a una situazione che è andata avanti fin troppo tempo e in cui le uniche vittime sono i cittadini che quotidianamente sono costretti, loro malgrado, a recarsi nell'ospedale di via Peretti.