31/07/2012 20:10Perdere la vita a 32 anni. Per la disperazione di un lavoro che non c’è, con a carico una moglie e una bambina piccola. La notizia che non avremmo mai voluto darvi: un quartiere popolare di Cagliari che si stringe attorno alla famiglia di un ragazzo che ha scelto di dire addio con un tragico gesto. Impiccandosi per la disperazione di non vedere la luce in fondo al tunnel. Nel pomeriggio di oggi a Is Mirrionis si respirava fortissima la sensazione di sgomento e dolore. Il ragazzo era conosciuto da tantissime persone, tutti vorrebbero almeno ricordarlo col sorriso. La notizia è stata poi confermata in consiglio comunale dall’ex assessore ai Servizi Sociali Gianni Chessa dell’Udc: “Conoscevo benissimo questo ragazzo e la sua scomparsa mi addolora profondamente- ha detto Chessa- era seguito da tempo dai Servizi Sociali del Comune e si trovava in una condizione davvero difficile. Ora lo sforzo del Comune dovrà essere doppio per assistere anche la moglie e la bambina che hanno perso il loro punto di riferimento”. Ma quel che colpisce, nel giorno in cui il Comune approva il nuovo piano dei servizi sociali, è questa tragedia immane dettata dalla mancanza di uno spiraglio nel mondo del lavoro. L’uomo è stato trovato morto in piazza Granatieri di Sardegna, i funerali si sono svolti oggi a San Massimiliano Kolbe. L’ultimo lavoro che aveva svolto era stato da operaio nella sistemazione di una facciata in via Mandrolisai.