POETTO. I titolari delle paninoteche
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Sono stati accusati di essere i responsabili dell'immondezzaio che si viene a creare al Poetto, nella zona di fronte al Lido, che fa inorridire i frequentatori del lungomare nelle prime ore del mattino.
Ma i proprietari delle paninoteche ambulanti (da tutti i cagliaritani conosciuti come “caddozzoni”) non ci stanno, sanno di non avere alcuna colpa e anzi, spiegano alcuni dei motivi che rendono la loro zona così sporca durante le notti. «Noi non possiamo dire più di tanto ai clienti che lasciano la spazzatura in strada - afferma Massimo Viti, proprietario per una vita di un'attività proprio in quella zona, una delle più famose, ora passata al figlio - e vorrei precisare che a fine giornata togliamo sempre la spazzatura dalla zona antistante alla nostra attività, così come prevede la legge».
In realtà il problema è che molta gente si siede là di fronte, soprattutto nei marciapiedi, anche senza servirsi nelle paninoteche. «In tanti prendono la bottiglia di birra al supermarket che c'è a cinquanta metri dal nostro esercizio e poi consuma di fronte a noi - spiega Viti - proviamo a fare di tutto, prestiamo attenzione per fare in modo che tutto rimanga il più pulito possibile, ma non possiamo fare nulla contro chi, per esempio, si mangia il panino in macchina, butta le cartacce dal finestrino e poi va subito via».
Il problema principale, in realtà, è un altro. Viti e i suoi colleghi del Poetto, infatti, non hanno la possibilità di poter mettere sedie e tavolini di fronte alle loro attività (come invece accade per altri esercizi simili), e di conseguenza la gente si mette nei marciapiedi, in gruppo, e ci sono gli incivili che lasciano un immondezzaio per terra, nonostante ci siano tanti cassonetti là vicino (compresi quelli per la raccolta differenziata), alcuni messi dal Comune, altri ancora dagli stessi proprietari.
Insomma, gran parte del problema potrebbe essere risolto nel momento in cui il Comune, contrariamente a quello che ha fatto in tutti questi anni, desse il permesso alle “paninoteche ambulanti” di mettere tavolini e sedie per fare in modo che i clienti, invece di mangiare per strada, possano consumare in modo più comodo e igienico. «Ringraziamo l'assessore alle Attività Produttive - conclude Viti - perché ci ha difeso, dicendoci che non è colpa nostra»
Piercarlo Cicero