Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Imu, i primi conti non tornano

Fonte: L'Unione Sarda
1 agosto 2012

Rischia di sfumare la riduzione dell'aliquota (dal 5 al 4 per mille) sulla prima casa
 

Raccolti 19,9 milioni: neanche la metà di quanto previsto
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Inutile dire che il Comune sperasse di incassare qualcosa di più dall'Imposta municipale unica, quella che tutti chiamano Imu, non fosse altro perché le previsioni del ministero erano più rosee e in un momento come questo uno o due milioni di euro in meno rischiano di costringere a drastici cambi di rotta. A conti fatti il Municipio ha incassato per ora 19,9 milioni sui 43,6 che secondo il ministero dell'Economia dovrebbero pagare i cagliaritani nell'arco del 2012. Il Servizio tributi comunale ha incassato il 45,7 per cento del totale preventivato per l'intero anno dagli uffici romani del Palazzo delle Finanze. La cifra raggiunta invece non si discosta di molto dalle stime comunali: l'assessorato al Bilancio ritiene di incassare circa 40 milioni di euro alla fine dell'anno (le proiezioni dopo la prima rata parlano di 38,6 milioni invece dei 43,6 previsti dal Tesoro). E il totale raccolto con l'acconto di giugno (tra chi ha deciso di pagare in due rate e chi in tre) si avvicina molto a quel risultato.
LE RATE I risultati elaborati dal ministero evidenziano che a Cagliari in molti hanno scelto di pagare in tre rate l'imposta che ha rimpiazzato la vecchia Ici e che andrà in parte (la metà del gettito per seconde case e altri immobili) allo Stato. La prima tranche è stata calcolata con l'aliquota base, al 4 per mille della rendita catastale della prima casa (7,6 per mille per gli altri immobili) e l'incasso ridotto rispetto alle previsioni rischia di far tramontare l'ipotesi di riduzione dell'aliquota per il calcolo della rata finale, che è fissata al 5 per mille dalla Giunta.
LA RIDUZIONE Ma il consiglio comunale, con il sindaco in testa, ha approvato a metà maggio un ordine del giorno con cui impegna l'esecutivo a ridurre di un punto i parametri dell'imposta. Documento che per il momento non si è tradotto in una delibera: in via Roma si osservano le mosse del Governo nazionale, che con la revisione della spesa pubblica potrebbe costringere all'ennesimo cambio di programma il Municipio.
SPENDING REVIEW Il provvedimento verrà esaminato domani dalla Camera dei Deputati: se dovessero essere confermati gli oltre 2 miliardi di euro di tagli ai Comuni, l'aliquota potrebbe restare quella già decisa tre mesi fa.
Michele Ruffi

 

L'acconto

Il 18 giugno è scaduto il termine per il pagamento dell'acconto dell'Imposta municipale unica. La prima rata è stata calcolata con l'aliquota base del 4 per mille sul valore catastale dell'immobile.

La tranche finale

Entro il 17 dicembre (il 16 cade di domenica) i contribuenti dovranno effettuare il pagamento a conguaglio dell'imposta dovuta sulle base delle decisioni che i comuni adotteranno entro il 30 settembre. Per ora l'aliquota scelta dal Comune è del 5 per mille, ma un ordine del giorno del Consiglio impegna la giunta a ridurre il parametro. I municipi possono fissare le aliquote tra un minimo e un massimo rispetto a quanto stabilito dallo Stato (2, 4 e 7,6 per mille), che però si riserva la facoltà di modificare le cifre di riferimento entro il 10 dicembre.

Le tre rate

Solo per le abitazioni principali (e per le pertinenze) il pagamento potrà essere effettuato in tre rate: il 33 per cento alla prima scadenza di giugno, il 33 per cento entro il 17 settembre e il saldo, con l'eventuale conguaglio, si dovrà versare entro il 17 dicembre 2012. In caso di «ravvedimento per i tardivi od omessi versamenti dell'Imu, le sanzioni e gli interessi dovranno essere versati unitamente all'imposta dovuta», viene spiegato sul sito internet del Comune.

Differenze tra le previsioni

Il ministero dell'Economia prevede, a Cagliari, di incassare un totale di 43,6 milioni di euro: una stima decisamente inferiore rispetto ai 38,6 milioni di euro delle proiezioni fatte dagli uffici comunali. Una differenza di cinque milioni di euro, che sommata alla flessione sul gettito della prima rata potrebbe costringere il Comune (nella foto in alto Massimo Zedda, in basso l'assessore Pinna) a rivedere i piani.