31/07/2012 00:26di Jacopo Norfo
Diventa un giallo la morte di un ingegnere cagliaritano. Ma soprattutto la sua decomposizione e una sepoltura al rallenty che getta ombre inquietanti e porta la Procura di Cagliari ad aprire un’inchiesta. Il mistero riguarda la scomparsa di Enrico Gola, morto lo scorso 7 luglio in spiaggia, a Costa Rei, davanti a molti testimoni. Colpa di un infarto, questa la causa che sembrava data per certa dal primo momento. Poi però cosa è successo? Qualcosa di strano: la sua salma è rimasta per ore in lista di attesa. Ferma. La veglia e la vestizione in cimitero non ci sono state, il corpo è andato in stato di decomposizione quasi nell’indifferenza generale. L’uomo è rimasto per ore disteso senza vita ancora col costume da bagno addosso, al cimitero di San Michele. Non c’erano neppure le autorizzazioni perchè i familiari si avvicinassero al suo corpo. Ora sono i magistrati a volerci vedere chiaro sulla vicenda, in particolare il pm Marco Cocco che ha avviato ufficialmente le indagini. Secondo i familiari, la colpa è stata sicuramente del mancato sistema di refrigerazione del cimitero cagliaritano. Ma il Comune, attraverso l’assessore Paola Piras che è anche vice sindaco, nega che ci siano stati guasti negli impianti di San Michele. E allora? Resta il giallo di cronaca: la strana post morte di un ingegnere cagliaritano.
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