Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Tagli Isola del teatro affossata dalla crisi: è l’addio al festival

Fonte: Sardegna Quotidiano
31 luglio 2012

 

STOP FORZATO Un’altra manifestazione culturale si arrende alla mancanza di finanziamenti. Gli organizzatori dell’evento di Montresta: «Ci hanno risposto che quest’anno non impegnano fondi sulla cultura ma solo per servizi essenziali»

I tagli alla Cultura hanno fatto un’altra vittima illustre: dopo aver decretato la fine del “Marina Café Noir ”, che proprio quest’anno avrebbe celebrato la sua decima edizione, la penuria di finanziamenti pubblici abbatte anche la manifestazione “L’Isola del Teatro del teatro & l’isola raccontata”. Il festival (anche questo sarebbe arrivato quest’anno alla sua decima edizione), organizzato dalla compagnia cagliaritana “Il Teatro del Sale”, si sarebbe dovuto svolgere a Montresta dal 4 al 26 agosto, ma gli autori sono stati costretti a gettare la spugna. Le amministrazioni pubbliche che solitamente reggevano le sorti del festival teatrale e letterario con il loro apporto finanziario, questa volta si sono dileguate. «Sono venute a mancare innanzitutto le condizioni finanziarie», spiega Aurora Simeone, del Teatro del Sale, «quelle attuali corrispondono ad un autentico salto nel buio per chi, come noi, non ha alcun tipo di biglietto d’ingresso e visto che ancora non sappiamo ufficialmente l'entità del contributo regionale 2012 e non abbiamo ancora incassato il saldo per l'attività del 2011 della compagnia Teatro del Sale che finanzia oltre il 40% del costo complessivo del festival», continua, «non è ancora stato incassato neanche uno dei contributi per la comunicazione "promessi" per due anni consecutivi dal Gal Terre Shardana ». È uno sfogo amaro quello di Aurora Simeone, davanti all’addio forzato al festival creato con tanti sacrifici: «Da quattro anni riusciamo a far rimanere il costo complessivo sugli ottantamila euro per le tre settimane di programmazione, con circa 200 giornate lavorative assicurate ad una dozzina di collaboratori.Il contributo della Provincia di Oristano,che sembrava consolidato, è ormai solo un lontano ricordo, quello dell'Unione dei comuni è passato dai circa 23.000 euro di 3 anni fa a zero di quest'anno». Ma gli enti pubblici strozzati dalla spending review non sono gli unici finanziatori di cultura a essersi tirati indietro: «Nulla sappiamo anche di eventuali impegni da parte di altri finanziatori, come la Fondazione Banco di Sardegna, latitante dallo scorso anno. Ad questi e alla Regione chiediamo di modificare le loro procedure ed i tempi delle stesse in modo da garantire reali possibilità di programmazione nei tempi corretti. In modo da garantire, e rispettare, la professionalità di tutti e la dignità del nostro lavoro».

LA CULTURA A DIETA Il festival dell’Isola dei teatri e il Marina Café Noir sono solo le ultime celebri manifestazioni a capitolare sotto i tagli dei finanziamenti alla cultura. Un inesorabile stringere la cinghia giustificato dalla Regione con un semplice, «c’è la crisi». In totale quest’anno l’amministrazione regionale ha diminuito il fondo destinato a festival e rassegne culturali di ben 2 milioni e 400 mila euro rispetto all’anno precedente. Nel 2011 i finanziamenti ammontavano a 5 milioni e 400 mila euro, nel 2012 sono solo 3 milioni. Un vero dilemma per il settore, visto che alla diminuzione dei finanziamenti, proprio quest ’anno è corrisposto un aumento delle domande di sostegno, passate dalle 254 del 2011 alle 356 del 2012. Non tutti gli eventi culturali piangono: la Regione ne ha salvato a priori 56. Fra queste ci sono manifestazioni di valenza storica come Sant Efisio a Cagliari, la Cavalcata sarda che si svolge la penultima domenica di maggio a Sassari, la Sartiglia di Oristano. Vincenzo Garofalo