Gli abitanti di via Solmi infastiditi dai rumori provenienti da viale Europa
 

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Stagione nuova, diatriba vecchia. A Monte Urpinu il tempo sembra essersi fermato. La voglia d'estate dei giovani che frequentano il lounge bar del belvedere per danzare sotto le stelle o chiacchierare davanti a un cocktail continua a scontrarsi con le esigenze di chi, dopo il calar del sole, vuole un po' di silenzio. A un anno dall'esposto-denuncia presentato da un gruppo di residenti in via Solmi (vicino a via della Pineta) contro il locale Sesto Senso (in viale Europa), gli stessi cittadini hanno deciso di rivolgersi nuovamente alla Procura, inoltrando un altro esposto, fotocopia del primo. «Il contenuto è simile», conferma Claudio Papoff, dirigente comunale del Verde (competente per il parco), «si tratta peraltro dell'unica segnalazione che abbiamo ricevuto. Com'è nostro dovere, abbiamo segnalato il problema a Polizia municipale e Asl che hanno effettuato i controlli. Ma non mi risulta che siano state riscontrate irregolarità». L'anno scorso, invece, i controlli erano sfociati in una multa da 408 euro a carico di Massimiliano Fontana, responsabile di Ajò, la ditta che ha vinto l'appalto per la gestione del belvedere. «La concessione scade a novembre», spiega Papoff, «è vero che c'è qualche lamentela, ma non va dimenticato che da quando c'è il locale quella parte del colle non è più in abbandono». Il gestore Fontana si sente preso di mira. «Intorno a Monte Urpinu abitano 15 mila cagliaritani», sottolinea, «quelli che si lamentano sono pochissimi, sempre gli stessi. La realtà è che non disturbiamo. Al contrario diamo lavoro e offriamo un servizio per tutti, dato che i nostri clienti non sono solo giovani ma anche anziani e famiglie che vengono da noi a mangiare il gelato o a ballare il tango». (p.l.)