”30/07/2012 03:04di Jacopo Norfo
“Fosse per me pedonalizzerei tutto il centro commerciale di Cagliari, da via Manno a piazza Garibaldi passando per via Roma. Magari a macchia di leopardo”. Andrea Almerighi ha 71 anni ma sta per festeggiare un altro compleanno: quarant’anni da ottico nel negozio di piazza Garibaldi “Ottica Luisa Gasperini”, quasi un’istituzione in quel punto. Minacciato da un possibile sfratto, ora ha la certezza che rimarrà ancora lì, a disposizione dei sui clienti. Un punto di riferimento, un pezzo di storia del commercio in città, una delle poche famiglie cagliaritane che ancora resistono alle fauci del franchising.
Almerighi, Villanova è divisa sulla pedonalizzazione, via Sonnino è stata ricoperta di strisce blu e piste ciclabili: lei da che parte sta?
Penso che le aree pedonali siano semplicemente un toccasana per noi commercianti, ma deve davvero cambiare la cultura dei cagliaritani. Basta con le doppie file, con l’arrivare ovunque in macchina. Ad esempio: se i parcheggi di via Amat dell’Apcoa costassero 50 euro al mese, in molti liberebbero i parcheggi blu davanti ai nostri negozi. Noi stessi siamo disponibili a fornire pass ai clienti. Va bene il riciclo delle auto, ma non può essere tutto a pagamento: per legge il Comune dovrebbe riservare il 25 per cento dei posteggi alle strisce bianche e gratuite. Non mi risulta che lo faccia, visto che quasi tutto è in mano al Ctm. Mentre noi, per la vera svolta, attendiamo il passaggio della metropolitana leggera col nuovo percorso.
E le Notti Colorate programmate dall’assessore Argiolas? Sono state un successo, oppure no?
Sono state un vero e proprio flop, e vi spiego perchè. Noi stessi per primi abbiamo chiuso alle 9 e mezzo, perchè la genta era in strada ma non comprava nulla. Vedevi in giro solo ragazzi che mangiavano pizzette e gelati, e gente a prendersi il fresco ma in pochi davvero interessati a vedere prodotti e vetrine. Servono altre iniziative, poi è vero che la crisi è globale: di tutte le auto che vediamo in giro molte sono addiruttura senza assicurazione, visto quello che costano le polizze.
Quante volte ha visto cambiare Cagliari, dal suo punto di vista privilegiato di piazza Garibaldi in 40 anni?
Beh, tantissime volte. Ho visto tante Cagliari diverse. Ma la nostra zona è stata penalizzata dalle Città Mercato che hanno spesso sede a Bologna o in altre città italiane, e quel giro di soldi che circolano non rimangono ai commercianti sardi e neppure le tasse vengono pagate per i servizi in Sardegna. Però qui, se non ci muoveremo con iniziative serie e con parcheggi efficienti, perderemo anche i clienti che abbiamo. Servono idee, quelle del presidente dell’Autorità Portuale Massidda ad esempio sono ottime. Portiamo qui i turisti del lusso, che hanno cambiato la stagione adl alcuni negozi del Largo e di via Alghero. Vedrete che sarà un’altra musica. Io scelgo sempre di restare aperto ad agosto per dare un servizio agli stranieri, mettevo i miei annunci in tutte le guardie mediche delle coste. Se un inglese viene qui e perde una lente a contatto, e a Ferragosto è tutto off limits, dove la trova?
E il sindaco Zedda lo ha conosciuto? Come le sembra?
L’ho incontrato un giorno per caso mentre guardava con malinconia il selciato disastrato di piazza Garibaldi, le radici che hanno distrutto le panchine, ci siamo presentati e abbiamo parlato un po’. C’era un bel progetto per fare la nuova piazza Garibaldi già appaltato dalla scorsa giunta, sapete che fine ha fatto? Messo in soffitta dopo le proteste degli ambientalisti per alcuni ficus benjamin da sacrificare. Beh, in cambio ci teniamo il degrado, ed è un peccato.
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