a cura di: Andrea Deidda
Il progetto di rilancio dell'ex ospedale Marino di Cagliari nulla ha a che vedere con un centro benessere o con il turismo, ma è di fatto una nuova struttura di degenza. Lo sostengono i Riformatori in Consiglio regionale e in Comune a Cagliari.
Il sospetto è quello di vedere realizzato nient'altro che "un nuovo ospedale privato". "Dai documenti della società che ha vinto la gara - afferma il consigliere regionale Pierpaolo Vargiu - risulta chiaramente che si tratta di un nuovo ospedale. Politica e burocrazia si fermino e riflettano sulla coerenza di questo piano con quello che doveva rappresentare il rilancio in chiave turistica della struttura sul mare cagliaritano".
Per questo sono pronte a partire due distinte interrogazioni in Consiglio comunale e regionale che chiedono di sapere nei dettagli in cosa consista la "valorizzazione" dell'edificio, abbandonato da decenni sulla spiaggia. Nei dettagli, secondo i Riformatori, si tratterebbe di un vero e proprio ospedale: "Sono previsti tre piani con posti letto che contraddicono la prescrizione di non residenzialità del bando di gara e - prosegue Vargiu - fanno diventare l'ex ospedale una casa di cura privata che ritiene indispensabile ottenere convenzioni dal Sistema Sanitario Regionale".
Dubbi anche sulla piscina per la riabilitazione: "Ci risulta dal progetto che al posto della grande duna che si è formata dovrà essere realizzata la piscina di riabilitazione - spiega il capogruppo in Consiglio comunale Alessio Mereu - Vogliamo chiarezza su questo, anche dal sindaco di Cagliari, sul rispetto di tutte le prescrizioni che riguardano il bene identitario rappresentato dall'ex Marino".
Secondo Vargiu un elemento da non trascurare è il fatto che la Prosperius, ditta che si è aggiudicata il bando di gara, nella 'Presentazione generale della proposta' precisa "che la sezione sociosanitaria rappresenta il fulcro del progetto", oltre al fatto che la stessa Prosperius "gestisce a Umbertide una struttura ottenuta dalla riconversione di un vecchio ospedale, con caratteristiche simili a quelle proposte per valorizzare il Marino