I Verdi contro la rovina del Poetto tra erosione e privilegi
CAGLIARI La spiaggia del Poetto (nella foto le transenne per la “pulitura”) è un bene pubblico, ma sta diventando un affare privato. Stabilimenti con strutture fisse e murarie, stabilimenti amovibili e temporanei. E poi ci sono i 9 stabilimenti dei militari che godono di un privilegio nel sistema di attribuzione della porzione di spiaggia. Per gli altri si fa tramite una concessione, per i militari si tratta di un' attribuzione in consegna, «un privilegio gratuito per pochi – dice Roberto Copparoni, referente locale dei Verdi durante la conferenza stampa tenutasi ieri al Poetto -che non è più giustificabile in alcun modo». Sulla stessa linea anche Domenico Finiguerra, referente nazionale dei Verdi e premiato come personaggio ambiente Italia 2011-Comuni virtuosi. «Il Poetto è un bene comune al pari dell'acqua, che va tutelato e difeso come risorsa preziosa in un Paese come il nostro nel quale il paesaggio è un bene che gode di tutela costituzionale. Per questo oggi portiamo all'attenzione dell' opinione pubblica il manuale del bagnante. Un opuscolo che ha lo scopo di diffondere la conoscenza dei diritti dei bagnanti per difendersi dall' arroganza di chi ha la disposizione di una parte di arenile e per invitarli a partecipare in prima persona alla fruizione di questo bene e alla sua difesa». Altro tema fondamentale:l' erosione della spiaggia. Il biologo naturalista Massimiliano Deidda ha spiegato come non si siano rimosse le cause dell' erosione e come anzi si siano aggravate. «Bisogna pressare la giunta Zedda e aiutarla per un Poetto migliore». Michele Ciampi