Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Ogni assessore lavori per le pari opportunità»

Fonte: La Nuova Sardegna
30 luglio 2012

La commissione comunale alla parità per la prima volta chiede un impegno nuovo e totale nell’amministrazione della vita cittadina

POLITICHE SOCIALI»AZIONI POSITIVE



Marisa depau Bisogna tutelare le cittadine svantaggiate, le babymamme, le analfabete, le disabili e le vittime di violenze

 

CAGLIARI Il Comune di Cagliari deve darsi una politica di genere. Vuol dire che in ogni atto dell’amministrazione pubblica si deve tenere l’attenzione accesa sulle problematiche della famiglia, della conciliazione dei tempi della vita e del lavoro, delle pari opportunità nell’accesso al mondo del lavoro e quindi del lavoro stesso. Per la prima volta la questione femminile secondo le esigenze del terzo millennio entra in un documento ufficiale per orientare l’intera gestione dell’amministrazione pubblica. Non più attenzione a spot, cioè parziale, suggerita da un preciso evento, ma proprio un’impostazione di metodo. La richiesta è il frutto del lavoro della commissione pari opportunità insediata a marzo con la nomina di Marisa Depau e Francesca Ghirra. In un ordine del giorno del 6 luglio scorso le due commissarie impegnano sindaco e giunta a lavorare in un modo diverso in tutti i momenti della vita politico amministrativa del Comune. Partendo dal fatto che «la nostra società presenta ancora grandi diseguaglianze tra uomini e donne e non vi è parità di trattamento nei rapporti economici, civili e politici... considerato che i comuni sono il livello di governo più vicino alle persone, che con la loro azione amministrativa incidono direttamente sulla qualità della vita di uomini e donne» al Comune si chiede di adottare strategie per l’uguaglianza di genere e per le pari opportunità come già ha fatto l’Unione europea per esempio analizzando i bilanci e valutando i diversi effetti che le entrate e le spese hanno per le donne e per gli uomini. La restrizzione sulle politiche sociali provoca spesso ripercussioni pesanti sulla vita lavorativa delle donne e questo è solo un esempio. Secondo Depau e Ghirra tutta l’azione amministrativa deve essere informata dalle politiche legate alla parità di genere (nella letteratura specializzata si chiama gender mainstreaming). Secondo le commissarie, «le politiche di ogni assessore devono essere orientate al raggiungimento del principio di parti opportunità», bisogna restituire forza alle leggi che promuovono la conciliazione dei tempi della vita e del lavoro e che favoriscono l’occupazione femmibile, bsigona costruire «una rete con le istituzioni competenti in cui sia coinvolta la commissione pari opportunità per gatantire una migliore offerta dei servizi già avviati, nei bandi per la gestione dei centri comunali bisogna introdurre voci specifiche sulla promozione della libera aggregazione per le donne residenti nei quartieri in cui i centri sono ubicati e la programmazione di attività ricreative rivolte alle donne». Le due commissarie chiedono azioni positive per favorire l’inclusione sociale ed economica per le tante donne anche miniorenni che vivono gravi situazioni di svantagglio. Infine: i valori del rispetto e della differenza devono essere insegnati già a scuola. (a.s.)