Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

«Il Marina Café Noir non si farà»

Fonte: Sardegna Quotidiano
27 luglio 2012

Lo stop

 

di Marcello Zasso marcello. zasso@ sardegnaquotidiano. it

Vento contro. Questo sarebbe dovuto essere il titolo del decennale, ma il vento della crisi ha spazzato via il Marina Café Noir. L’edizione più grande, quella della consacrazione, non si farà. O, almeno, non sarà dal 13 al 16 settembre come previsto. Il motivoè chiaro: non ci sono i soldi. «La Regione ha appena deliberato di darci 35mila euro (l’anno scorso erano 60), la Provincia non ha soldi, il Comune ci deve ancora dare quelli dell’anno scorso e non sappiamo se e quando ci darà quelli di quest’anno, la Fondazione Banco di Sardegna non ci ha dato nulla - spiega Giacomo Casti dell’associazione Chourmo - arrivati a fine luglio abbiamo realizzato che il decimo festival non si farà. Ma l’avventura non finisce qui». Non è una decisione presa per far polemica, secondo gli organizzatori non ci sono più i tempi tecnici per l’organizzazio - ne. «Arrivati a questa data non siamo in grado di garantire i voli aerei e i pernottamenti per gli ospiti del festival, siamo fuori tempo massimo», precisa Donatella Mendolia. Tutti gli artisti che avevano dato la disponibilità a partecipare gratis al festival sono stati avvisati: consideratevi liberi, salta tutto. «Non è una rassegna per cui basta avere un budget e chiamare Tiziano Ferro, è un festival in cui tutti gli eventi di ogni edizione hanno un filo conduttore che li unisce - spiega Francesco Scanu - e almeno la metà delle iniziative sono inedite create per l’occasione, non si può fare tutto all’ultimo minuto: la programmazione è fondamentale».

«La Regione ha dato 130mila euro alla Santanché e 35mila a noi - commenta - due anni fa la Provincia di ha dato duemila euro e ne ha dato cinque a un chiosco per il miele a Escalaplano. Così viene gestita la cultura». Proprio quest ’anno il Chourmo voleva fare le cose in grande con un budget previsto di 140mila euro, ma sono arrivati solo (e sulla carta) quelli della Regione. «Non viene considerato che ogni euro speso per finanziare il Marina Café Noir torna indietro moltiplicato con l’indotto - spiega Simone Murru- sono tutti soldi che restano qui: in alberghi, bed and breakfast, ristoranti, librerie e locali». Per il decennale il festival avrebbe dovuto raggiungere il mare. «Il porto avrebbe dovuto ospitare gli spettacoli dopo le 22 per venire incontro alle esigenze dei residenti, compresa una serata dedicata alle balene con la musica di Vinicio Capossela e Gavino Murgia, le parole di Pino Cacucci e i disegni di Crisa - annuncia Carlo Birocchi - in via del Mercato Vecchio avevamo previsto di riportare le botteghe artigiane per farla ritornare a vivere». L’allontana - mento dal cuore della Marina avrebbe accontentato anche i nostalgici che rimpiangono i fiumi di eroina e le scorribande degli Sconvolts, ma il festival si è arenato tra tagli e burocrazia. E se la Regione ha fatto la sua parte, anche se ridotta, è l’assenza del Comune a creare non pochi malumori. Non solo perché non ha dato il suo contributo, ma non ha saldato neanche quello dell’anno scorso. «Bisogna essere più chiari con le regole di rendicontazione e devono essere date certezze sui tempi, perché con ritardi di questo tipo si espongono gli operatori - attacca il capogruppo Pd Davide Carta - gli organizzatori fanno da anni un grande sforzo per un’iniziativa importante, ma i mancati pagamenti per loro sono un grave danno. E non parliamo di imprenditori, ma di un gruppo di ragazzi che si impegna nel volontariato culturale per la città». Nel mirino c’è l’assesso - re comunale alla Cultura, che già l’anno scorso è finito sotto accusa per il finanziamento concesso al Marina Café Noir, e quei soldi sono ancora fermi nelle casse del Comune. «La settimana prossima escono i contributi, gli uffici stanno rifinendo i dettagli - annuncia Enrica Puggioni considero Marina Café Noir di enorme importanza per la riscoperta e la riscrittura del quartiere Marina, ma anche per tutta la città. Sono in contatto con loro e hanno il nostro sostegno ». Piazza Savoia, ravvivata negli anni dal Chourmo, l’anno scorso ha ospitato la festa per l’elezione di Massimo Zedda. «Il festival viene finanziato perché è bello, è un evento di grande qualità - replica la Puggioni - va finanziato sotto qualsiasi giunta, è una sfida di tutti noi insieme. Noi ci siamo, e sono convinta che loro ci stupiranno ancora una volta».