Brotzu
Nessun passo indietro del Comune sull’abbattimento della parte cagliaritana dei parcheggi del Brotzu. I vertici dell’ospedle, ieri, hanno giocato la loro carta. Una lettera, indirizzata all’ufficio di Edilizia privata, per ricordare “un’istanza dello scorso 23 maggio, presentata al Comune, per un accertamento di conformità”, facendo notare che “il Comune non ha ancora comunicato il provvedimento conclusivo del procedimento aperto con la predetta istanza”, perciò “l’ordinanza di demolizione del 23 aprile scorso ha perso la propria efficacia”. In ultimo, da piazzale Ricchi sostengono che “in caso di accoglimento dell’istanza, l’ordine di demolizione rimarrà definitivamente privo di effetti; in caso di rigetto, l’amministra - zione comunale è obbligata a adottare una nuova ordinanza di demolizione”, ovviamente con “nuovi termini di decorrenza”. Questo il sunto di 31 righe, che vengono categoricamente stroncate e bollate come «una corsa a arrampicarsi sugli specchi» da parte dell’assessore all’Urbanistica, Paolo Frau: «Dubito molto che quella del Brotzu sia un’interpretazione corretta. L’ordinanza scaduta due giorni fa è pienamente valida, non soffre di nessuna interruzione», spiega Frau, osservando «l’illogicità della lettera, che fa intendere che chiunque riceva un’ordinanza che obbliga al rispetto della legge può arroccarsi il diritto di interrompere la procedura. A questo punto nessun ente locale potrebbe più agire», afferma l’asses - sore all’Urbanistica. Tre mesi di tempo, secondo Frau, sono stati un lasso di tempo sufficiente per inoltrare eventuali ricorsi: «Il Brotzu ha avuto tutto il tempo per opporsi, i termini sono scaduti, possiamo solo procedere con la demolizione totale delle strutture dell’area cagliaritana». P. R.