L'Anci in piazza a Roma con le fasce tricolori: «Il ministro Giarda ha confermato i timori, scoppierà il conflitto»
«Ancora troppo colpiti i Comuni, così saremo costretti a sforare il Patto di stabilità»
Con le fasce tricolori, preoccupati ma sorridenti, centinaia di sindaci sono arrivati ieri a Roma per la protesta organizzata dall'Anci contro la spending review. Accanto a loro, a piazza Sant'Andrea della Valle, a due passi dal Senato, ha manifestato più rumorosamente, con fischietti e cartelloni, un numeroso gruppo di sindaci, avvocati, liberi professionisti e presidenti dei 37 tribunali di cui la spending review decreta la soppressione. Alla fine la manifestazione è stata unitaria e i sindaci dell'Anci hanno ospitato sul palco i colleghi che protestavano per i tagli alla giustizia. Tutti infatti sono vittime della scure che si abbatte su loro con i tagli decisi dal Governo. E le risposte arrivate da quest'ultimo non sono state soddisfacenti: «Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, ha confermato i nostri timori, affermando che non si tratta di tagli agli sprechi ma di un taglio ai trasferimenti. Alle porte c'è il rischio di un conflitto istituzionale e politico», ha detto il presidente dell'Anci, Graziano Delrio, dopo l'incontro con il rappresentante del Governo.
«La spending review è sbagliata nel merito e nel metodo come certificato poche ore fa dalla Corte Costituzionale. Siamo consapevoli che il Paese è in difficoltà ma l'incendio non si spegne spostandolo sui territori periferici», aveva tuonato poco prima dal palco lo stesso Delrio. Il quale ha annunciato l'apertura di un nuovo «fronte in autunno.
«Il Governo sappia che dopo l'estate la nostra battaglia sarà contro il Patto di stabilità che rischia seriamente di saltare a causa degli ulteriori 2 miliardi di tagli che subirà il nostro comparto. Chiederemo che gli investimenti escano dai vincoli del Patto - ha concluso il presidente Anci - perché altrimenti i territori e l'economia si fermeranno definitivamente». La situazione, dicono, «è estremamente grave. È essenziale che il Governo cambi atteggiamento, perché purtroppo continua a non ascoltarci», ha aggiunto il sindaco di Roma e presidente del Consiglio nazionale dell'Anci, Gianni Alemanno. «Il vero problema è che si continua a colpire i Comuni. È necessario riequilibrare i conti dello Stato ma ogni livello istituzionale deve essere coinvolto in questi tagli, non solo i Comuni a cui si chiede più del giusto. Questa spending review ci mette in difficoltà», ha sottolineato Piero Fassino, sindaco di Torino.
«Da settembre dovrà partire una lotta durissima contro il Patto di stabilità, altrimenti tutti i sindaci saranno pronti a sforarlo, perché dobbiamo far vivere le nostre città e i cittadini in modo dignitoso», ha incitato Attilio Fontana, sindaco di Varese.