I tagli
SPENDING REVIEW
Zedda critica la manovra di Monti: pronti a presentare emendamenti contro la mannaia sui Comuni Rodin: eliminamo le spese superflue. Porcelli: basta evasione
Tagli, mannaia, sforbiciata, risparmio. Insomma: spending review. Sono i messaggi, sempre gli stessi che arrivano da Roma, dal governo targato Monti. Parole che preoccupano, e non poco, il sindaco Massimo Zedda: «Il decreto sulla revisione della spesa prevede tagli che colpiscono pesantemente i Comuni. La nuova manovra del governo non è accettabile», ha detto ieri il primo cittadino su Anci.it, il sito dell’associzioen nazionale dei Comuni. Il motivo è chiaro: «La carenza di risorse nelle nostre casse», dice il sindaco, «avrà come conseguenza il rischio di limitazioni obbligate dei servizi erogati ai cittadini.
Presenteremo degli emendamenti». E tra questi non è escluso che possano essere colpite anche le politiche sociali. Che sono essenziali come il pane, in un periodo di crisi che falcia posti di lavoro facendo aumentare il numero dei senza reddito. La parola d’ordine a palazzo Bacaredda è tagliare gli sprechi. «Abbiamo approvato in consiglio una mozione all’unanimità mercoledì scorso», spiega il Pd Fabrizio Rodin, presidente della commissione comunale Politiche Sociali, «prevede la valutazione sulla qualità dei servizi erogati e la misurazione del gradimento dei cittadini». Mossa fondamentale, «soprattutto per capire se i soldi che stiamo spendendo in un determinato settore siano utilizzati bene. Dall’analisi può emergere che stiamo investendo su servizi costosi che funzionano poco». La parola d’ordine per il prossimo futuro sarà quella «di non sprecare più neanche un euro», sottolinea Rodin, «dobbiamo capire che vanno finanziate solo le spese necessarie. Solo per quest ’anno i tagli sono stati di 40 milioni, il dramma è che ancora non conosciamo l’ammontare esatto dei nuovi». Stringere la cinghia sui servizi sociali però sarà difficile, dal momento che le persone bisognose aumentano di giorno in giorno. Come osserva Maurizio Porcelli, Pdl seduto nella stessa commissione presieduta da Rodin: «Sarà una vera tragedia», prevede sconsolato, «e diventa ancora più grave quando si iniziano a colpire le politiche sociali. Oggi come amministrazione siamo costretti a fare fronte non solo a situazioni che già conosciamo, ma anche a quelli che vengono definiti “nuovi poveri». Il loro identikit è semplice: famiglie mono reddito che, causa scomparsa del lavoro, si sono ritrovate senza nulla. L’esempio viene dalla graduatoria approvata recentemente dall’amministrazione sulle “Azioni di contrasto alla povertà”: oltre 900 le domande accolte su 1200 circa richieste prevenute. «L’emer - genza è reale», dichiara ancora Porcelli, «e sta sfociando in un malessere sociale che non può lasciare indifferenti ». Ma il problema è anche un altro: «Si chiedono sacrifici enormi ai cittadini», commenta ancora l’espo - nente del Pdl, «ma non si stanno programmando risposte per il futuro». La soluzione per portare denaro nelle casse comunali martoriate dai tagli: «Lotta all’evasione fiscale», suggerisce Porcelli, «ci sono moltissimi cagliaritani che non pagano i tributi. Dobbiamo andare a scovarli, facendo controlli incrociati». Anche perché per Rodin, «i tagli saranno molto probabili, ma faremo di tutto per non colpire un settore così delicato. Certo è che tutto quello che non è indispensabile dovrà essere eliminato». F. O.
MUNICIPIO I servizi sociali potrebbero essere travolti dal taglio dei trasferimenti statali
L’IMPOSTA SECONDA RATA DELL’IMU RESTANO I DUBBI SULL’IIMPORTO
Tra le novità presentate da Monti agli italiani c’è anche l’Imu, che ha fatto risorgere la vecchia e abolita Ici. Dalla provincia di Cagliari, con l’acconto del 18 giugno, sono state versati 69 milioni di euro, mentre in città c’è ancora da capire a quanto ammonterà la seconda rata. Il Comune aveva programmato le aliquote sulla base di dati che il governo ha fornito nella prima metà dell’anno. Le cifre dovrebbero essere ritoccate al ribasso. Ma con le altalene dei mercati niente è certo.