Novità per il “Mamarranca”
Antonio Martis
Novità in vista per il “Mamarranca”, nome familiare ai cagliaritani quando vogliono indicare il canale San Bartolomeo, la via d'acqua utilizzata negli anni d'oro delle saline per trasportare i carichi da Molentargius al porto. La sua foce (nel lato più estremo di Su Siccu) si prepara a cambiare volto. Almeno così promette l'Autorità portuale: in questi giorni è partita la gara per la concessione di un'area di seimila metri quadri e di uno specchio d'acqua di 4.500 prospicenti la banchina est davanti al padiglione Nervi in corso di ristrutturazione. Obiettivo: farne una cittadella degli sport d'acqua. Vela, canottaggio, motonautica. «Uno spazio ideale», spiega una nota, «per gli sport acquatici recentemente risistemato in modo da renderlo utilizzabile anche per lo svolgimento di allenamenti e gare».
L'area potrà ospitare gazebo e strutture leggere con superficie massima di 300 metri quadri e limite di altezza di quattro metri. Lo spazio è attrezzato, fra l'altro, di cavidotto interrato per passaggio sotto servizi, condotta idrica, pontile galleggiante per agevolare l'accesso alle imbarcazioni, recinzione con passaggio carrabile con sbarra e cancello. Sarà consentita l'attività sportiva, compresa attività didattica teorica e pratica, connessa con la nautica da diporto. «Ci sarà uno spazio anche per competizioni e manifestazioni sportive nautiche, nautica da diporto e noleggio imbarcazioni, servizi per gli utenti, compresa la realizzazione di un eventuale punto ristoro».
Una svolta, almeno sulla carta, per un angolo di Cagliari dimenticato da decenni, ostaggio di fognature e rifiuti. La concessione avrà una durata di dieci anni. Sotto a chi tocca.