Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

"Passillara" notturna per ammirare il colle

Fonte: La Nuova Sardegna
21 luglio 2012

CAGLIARI

“Passillara alla scoperta di Monte Urpinu, tra natura, storia e la visione dei fenicotteri rosa”, le associazioni Aloe Felice, Ambiente Sardegna, Amici di Sardegna e Cavità Cagliaritane, organizzano questa sera a partire dalle ore 21 la gita naturalistica. L’escusione si svilupperà tra la cava dismessa del colle omonimo, il belvedere panoramico, la batteria contraerea della seconda guerra mondiale e il parco urbano. L' incontro è fissato presso la chiesa dei Santi Martiri Giorgio e Caterina per poi incamminarsi verso la ex cava, oggi bloccata per un contenzioso amministrativo che vede coinvolti i proprietari ed il Comune. In precedenza era utilizzata per la costruzione della città che ha avuto nel secondo dopoguerra, a partire dagli anni 50, una forte espansione urbanistica partita dalla pineta di Monte Urpinu - da qui il nome di una delle sue vie principali, Via della Pineta - e che ha progressivamente edificato tutto il colle, lasciando tuttavia alcune piazze e viali alberati. Non bisogna dimenticare infatti che questa zona era - prima che venisse inglobata nella città - aperta campagna e si trovava ai margini del nucleo originario di Cagliari costituito dai quartieri storici di Marina, Stampace e Villanova. Oggi invece questo colle, che è uno dei sette sui quali è edificata la città - in origine erano 12 - è invece un quartiere residenziale di pregio. Il colle appartiene ancora oggi ai baroni Sanjust di Teulada ed era inizialmente chiamato con il nome di monte vulpinu. Non a caso la zona era chiamata dai vecchi cagliaritani come “Su baroni”. Durante la gita si potrà poi ammirare dall'alto dei suoi 110 metri e con l'aiuto di binocoli professionali il parco di Molentargius e la colonia di fenicotteri rosa. Michele Ciampi