Comune: l’avanzo di amministrazione è 86 milioni di euro, ma i crediti inesigibili sono tanti e richiedono cautela
GAdi Stefano Ambu wCAGLIARI Comune ricco o comune povero? L'ora dei bilanci arriverà martedì in aula con la votazione dello schema di rendiconto dei risultati di gestione dell'esercizio 2011. Ieri c'è stato il penultimo atto con il via libera della commissione consiliare Bilancio e programmazione. Tutto liscio. Ma martedì si deve dire sì o no. E in mezzo ci sarà anche un ordine del giorno del capogruppo del Pdl Giuseppe Farris. Tema della giornata, sulla base del documento contabile: ricchi o poveri? O meglio: ci sono i soldi per mandare avanti i progetti chiave della giunta Zedda? A un primo sguardo sembra di sì. La delibera approvata dall'esecutivo lo scorso 29 giugno dice che l'avanzo di amministrazione è di oltre 86 milioni. Ma un'occhiata più attenta alla terza pagina della delibera dice anche che non è il caso di stare così tranquilli. Non c'è scritto, ma se tutti quei conti dovessero essere riassunti con una sola parola quella sarebbe prudenza. Quasi la metà di quella somma sarà accantonata. E si parla di 42 milioni. Sì perché lì in mezzo ci sono partite legate a una "situazione debitoria potenziale". E anche "residui attivi di difficile riscossione". Una situazione ben nota, quest'ultima, a tanti imprenditori che chiudono la loro azienda o rischiano di chiuderla: sulla carta bilanci in attivo, ma se poi i crediti non si trasformano in denaro in banca allora sono guai. E c'è proprio un registro di crediti di dubbia esigibilità inserito nel Conto del patrimonio tra le immobilizzazioni finanziarie fermo al 31 dicembre 2011. Più grave il quadro dei debiti potenziali. Secondo le cifre emerse durante la penultima riunione della commissione, quella a cui ha partecipato anche l'assessore al Bilancio Gabor Pinna, si tratterebbe di circa 30 milioni. Tra questi circa un quarto, più o meno 7,5 milioni, sono collegati alla vertenza Tecnocasic. E quelli vengono ormai dati per persi visto che la stessa commissione Bilancio si è pronunciata in modo inequivocabile: meglio pagare subito. Ma ci sono anche altre partite pericolose. Alla cifra di oltre 86 milioni bisogna poi togliere quella parte di avanzo già applicato al bilancio 2012 per oltre 3,5 milioni. C'è poi da tenere presente che sul totale di 86 milioni solo 56,5 sono fondi non vincolati. Ma attenzione, i 42 milioni del tesoretto vanno sottratti proprio ai fondi non vincolati. E a quel punto, in quella posta, rimangono 14,4 milioni . Ecco perché la seconda lettura del rendicontodiventa a questo punto una raccomandazione a non sperperare. Il rendiconto 2011 sarà l’ultimo che il Comune formerà secondo i principi del vigente Testo Unico degli enti locali.