Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Teatro lirico: spunta il nome dell’assessore Siciliano

Fonte: La Nuova Sardegna
20 luglio 2012

TOTOSOVRINTENDENTE






CAGLIARI Per la sovrintendenza del teatro lirico spunta un nome inedito: è quello dell’attuale assessore provinciale alla cultura Francesco Siciliano (nella foto). Sulla sua designazione si sarebbe formato un accordo largo che comprenderebbe i consiglieri di amministrazione Gualtiero Cualbu e Maurizio Porcelli, con appoggi esterni concentrati nell’area del Pd. Dall’interno del cda della Fondazione l’ipotesi viene bocciata come «pura fantasia» ma in teatro circola con insistenza, alimentata da informazioni generiche relative a cene a casa di un consigliere comunale del Pd cui avrebbero preso parte esponenti del centrodestra. Se l’operazione che viene data in corso arrivasse a una conclusione positiva sarebbe una sconfitta pesante per il sindaco e presidente del teatro Massimo Zedda. Non tanto perché uscirebbero di scena i candidato considerati a lui più graditi, vale a dire i pugliesi Silvio Maselli e Giandomenico Vaccari. Quanto perché apparirebbe evidente come la selezione per titoli e curricula bandita con innegabile coraggio dal sindaco non sia altro che un atto inutile. L’eventuale nomina di Siciliano infatti avrebbe una chiara connotazione politica e salterebbe fuori da un accordo trasversale, lontanissimo dagli intendimenti manifestati da Zedda. Siciliano, che di professione fa l’attore e il regista, è un assessore provinciale scelto direttamente da Graziano Milia. Considerarlo vicino all’ex presidente della Provincia è scontato. Non solo: nominato lui, Zedda dovrebbe spiegare le ragioni della scelta, che alla luce dei curricula e delle esperienze professionali specifiche proposte da numerosi altri candidati non sarebbero facili da trovare. Fra le tante voci una sola certezza: la decisione non è stata ancora presa, il toto-sovrintendente è ancora aperto e potrebbe riservare sorprese. Perché i nomi in circolazione non sono solo questi e perché il prestito di dieci milioni accordato dalla Regione per tenere in piedi i conti del Lirico - ancora gravati dalla disastrosa gestione di Mauro Meli - hanno reso il teatro cagliaritano piuttosto appetibile, malgrado i tempi di crisi. Finora Zedda è rimasto sordo alle sirene lottizzatrici, la speranza di chi lavora in teatro è che resista sino in fondo. (m.l)