Quarta edizione di “Com.unica senza frontiere” all’Exmà con i progetti degli studenti di Scienze della comunicazione
UNIVERSITA’»DOPO LA RIFORMA
CAGLIARI Vuoi scegliere la facoltà universitaria? Devi decidere cosa fare degli studi appena conclusi in una scuola superiore? Giovedì 26 luglio all’Exmà apre una sala giochi un po’ speciale che dura un giorno e racconterà qualcosa del corso di laurea in Scienza della comunicazione con una manifestazione giunta al quarto anno, “Com.unica senza frontiere e-learning communication workshop e showcase”, si comincia alle 18 e si va avanti tra presentazioni, video, infopoint, un dibattito, un concerto, un recital teatrale e lo spazio dedicato ai bambini che accompagneranno i genitori in cerca di informazioni. Il corso di laurea è aperto a discenti di ogni età, come ha spiegato ieri in conferenza stampa nell’aula magna della facoltà di studi u manistici Elisabetta Gola, coordinatrice del corso e responsabile scientifico della giornata. L’università sta cambiando pelle, il corso fa parte del dipartimento di psicologia, pedagogia, filosofia, il direttore è Michele Camerota: «La riforma strutturale ha posto il problema di come incardinare i corsi di laurea nei dipartimenti. Con le scelte fatte dall’ateneo si auspica che ci sia maggiore saldatura negli obbiettivi della ricerca e della didattica e questa è certo una prospettiva feconda per un corso di laurea in Scienza della comunicazione sia perché finora questo ha funzionato come un laboratorio di ricerca per applicare nuovi metodi didattici, sia perché crea sinergie fra sinergie finora separate, la ricerca è connaturata al corso che è diverso da quelli tradizionali e porta a riflessioni sulla didattica on line. Alcune di queste riflessioni si faranno durante la giornata del 26 per il worshop che vuole presentare alla città il corso e le sue possibilità». Una prova sarà il progetto di comunicazione elaborato dagli studenti per l’area archeologica di Nora che un sito lo ha e il tempio di Antas che invece on line praticamente non esiste: «Ci siamo chiesti come l’on line possa essere strumento di valorizzazione del territorio e come si possa fare comunicazione on line sul patrimonio culturale della Sardegna - ha spiegato Emiliano Ilardi docente di sociologia dei processi culturali e comunicativi – sono nati i due progetti che verranno presentati giovedì e dobbiamo ringraziare la soprintendenza che è stata molta aperta e collaborativa». Stefano Federici è docente di informatica: «Mostreremo le installazioni progettuali in una sorta di sala giochi per comunicare in modo multimediale e interattivo, dalle basi teoriche siamo entrati nella conoscenza pratica. Si vedrà come comunicare le conoscenze scientifiche». Valentina Favrin, manager didattico del corso di laurea: «Vogliamo far conoscere la nostra attività a chi pensa di iscriversi al corso, faremo simulazioni su come si lavora in un’agenzia di pubblicità, si parlerà di comunicazione verbale e non verbale». La comunicazione per il salone dell’orientamento organizzato dall’ateneo e rivolto agli studenti delle scuole superiori sarde l’hanno curato gli allievi della facoltà e all’Exmà ci sarà un infopoint anche su tutto l’ateneo. Scienza delle comunicazione nella realtà delle cose studia discipline molto trasversali: comunicare non è una necessità dei soli operatori pubblicitari o degli addetti stampa di aziende private ed enti pubblici. Il corso ha un comitato di indirizzo di cui fanno parte anche giornalisti di uffici (ieri c’erano Gianfranco Quartu del comune di Cagliari e Francesco Porceddu di Sogaer, il gestore aeroportuale), a questo comitato la responsabilità di indicare ai docenti le necessità del mondo del lavoro e quindi di preparare gli studenti su ciò che serve. (a.s)