Rassegna Stampa

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Movida alla Marina, interviene il prefetto. Gli abitanti: era ora, scelte nefaste di chi governa Cag

Fonte: web Castedduonline.it
20 luglio 2012


19/07/2012 18:27

Il Comitato “Rumore no grazie” accoglie con soddisfazione la decisione del Prefetto di Cagliari di un intervento deciso a tutela del diritto alla salute e al riposo dei cittadini dei quartieri storici. Diritto negato tutte le notti dai turbolenti della cosiddetta “movida” che si accalcano attorno ai pubblici esercizi. Dice il protavoce del comitato Marco Marini: “L’intervento del Prefetto, più volte sollecitato dal Comitato, ancora pochi giorni fa al viceprefetto, mette in chiara luce due inequivocabili verità:- la protesta decisa dei cittadini ha un solido fondamento; – il disastro creato dalla cosiddetta “movida” è diretta conseguenza di scelte politiche nefaste di chi ha governato e governa la città. Un aspetto di questo disastro è la fuga dei residenti dal centro storico: non ultima il viceprefetto che ha dichiarato la sua solidarietà alla delegazione di residenti di  Marina e Stampace avendo lei abbandonato il centro storico proprio  a causa dei rumori . Nel 2011 Marina con l’1,7 % della popolazione ha concorso all’abbandono di quanti hanno lasciato la città con una percentuale sette volte superiore: il 12%. Il centro storico sta diventando sempre più un luogo di disagi e di violenza e la tensione fra residenti e violenti della notte ha raggiunto il limite dell’intollerabilità con imprevedibili conseguenze. Ma bisogna guardare la realtà con gli occhi lucidi della ragione. Il Prefetto interviene nell’unico contesto che gli è consentito: quello dell’ordine pubblico. Se la politica non avesse trasformato il centro storico in luoghi  abilitati a creare disagi e sofferenze, l’intervento del Prefetto non si sarebbe reso necessario. Questo tipo di politica va archiviata nell’interesse della città. Va ribadito ancora una volta che tutte le notti il Piano Comunale contro l’inquinamento acustico viene calpestato nel più assoluto disinteresse di chi ha la responsabilità di farlo rispettare anzi chi ha questa responsabilità concorre all’aggravamento della situazione continuando a concedere spazi pubblici in contesti, divenuti oramai invivibili, di Marina e Stampace. Il tutto al di fuori di ogni criterio di programmazione che tenga conto delle esigenze dei residenti, come prevede la Legge sui Pubblici Esercizi. Infine il Comitato plaude con soddisfazione alla sentenza di questi giorni del Tribunale di Cagliari che ha accolto le istanze di una famiglia contro il gestore di un pubblico esercizio che si reputava abilitato ad ogni forma di rumore”.