L'opinione
L'Arena ha cominciato a danzare sotto il cielo di luglio, ma non può ancora affacciarsi alla ribalta degli spettacoli di prima grandezza. Non è un caso che la stella più abbagliante dell'estate cagliaritana (almeno per l'appeal sui giovani) si sia esibita sul palco supercollaudato della Fiera. Tiziano Ferro è riuscito a richiamare settemila persone e lo spettacolo non sarebbe potuto andare in scena nel nuovo spazio di Sant'Elia.
La conferma che l'Arena abbia ancora le spalle strette è arrivata ieri dalle commissioni Lavori pubblici e Cultura del Comune. Può ospitare poco meno di cinquemila persone (2400 posti a sedere nelle tribune e 2500 in platea). La capienza è in grado di lievitare sino a 11mila posti (con prevalenza di quelli in piedi) solo con l'intervento della Commissione provinciale di vigilanza dei pubblici spettacoli (che controlla gli eventi con più di settemila persone). Servirà un salto di livello per il rispetto di tutti gli standard di sicurezza obbligatori per i grandi appuntamenti.
Ma è sempre un buon inizio per l'Arena cresciuta in tempi record e con costi accettabili (600mila euro), anche perché le intenzioni del Comune sembrano guardare a un consolidamento del progetto. Il dirigente dell'assessorato ai Lavori pubblici Mario Mossa - presente durante il sopralluogo - ha detto che è già stato studiato un piano per la copertura dell'Arena. Se ne parlerà più avanti ma servono risorse fruscianti per il salto di qualità atteso da sempre. Come i concerti nei nove mesi lontani dall'estate. (g. z.)