L’INTERVISTA L’assessore alle Attività produttive Argiolas punta sul progetto di rilancio delle vie dello shopping e punta sul turismo «Stiamo sperimentando, voglimo creare una città sempre aperta»
Un cambio di mentalità e un ripensamento delle proposte, per creare una nuova offerta di città. Più attenta ai turisti e anche alle abitudini dei cagliaritani, soprattutto in estate, periodo nel quale nelle vie dello shopping cittadino, fino a qualche anno fa, regnava il deserto. Stasera il secondo dei sette giovedì delle “Notti colorate”: cromatismo scelto, l’arancione. «Il colore è solo uno strumento facile su cui possono convergere vetrine, cibo e cultura», dice Barbara Argiolas, assessore alle Attività produttive. Pensa davvero che i cagliaritani possano modificare le proprie abitudini? Questo progetto, pensato insieme all’assessorato alla Cultura, alle associazioni di categoria, ai Consorzi, alla Camera di commercio e al centro servizi ha l’ambizione di credere che per l’estate prossima i negozi saranno aperti ogni giorno fino a tarda sera, per rispondere alle nuove esigenze di una città che vive la sua estate la sera. Dunque, per noi il ruolo dei commercianti è fondamentale. Come convincerli? Ogni cambiamento ha bisogno di un periodo di rodaggio. Importante è avere un obiettivo per convincere anche i più titubanti. Dico ad esempio che giovedì scorso abbiamo riempito due bus navetta gratuiti pariti da Pula e Villasimius, un esperimento niente male. Cagliari non si estende solo tra via Garibaldi e via Manno.
Molte zone sono, senza troppi giri di parole, commercialmente morte. Non tutte le strade hanno lo stesso flusso turistico. Confermo che per Sant ’Avendrace, Pirri, via Dante, via Alghero e via Paoli sono allo studio iniziative dedicate. Anche i commercianti di via Dante e delle altre vie dello shopping, però, devono continuare a credere nel progetto di città colorata e by night. E il Corso Vittorio Emanuele? La pedonalizzazione è stata un mezzo successo, qualche commerciante ha infatti chiuso alle 20. Dobbiamo abituare i cittadini a vivere un pezzo di città straordinario. È una pedonalizzazione sperimentale, termina il 30 agosto. Potranno essere apportati correttivi e già dai prossimi giovedì proveremo con nuove attività e altre attrazioni. Ma Cagliari può davvero diventare una città turistica o c’è il rischio di fare un buco nell’ac - qua? Questo è un primo tentativo di lavoro di squadra. Tutti devono fare la loro parte: l’amministrazione comunale crea le condizioni, ma gli imprenditori devono inserire i contenuti, ognuno con la propria strategia. Alcuni hanno già attuato azioni di direct marketing, proposte commerciali e offerte dedicate ai propri clienti. Il momento non è facile, i soldi sono pochi. Cerchiamo di essere di stimolo, di supportare le imprese nelle loro strategie di marketing e di vendita. Paolo Rapeanu