Rassegna Stampa

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ADESSO E' CERTO, ROSSELLA URRU E' DAVVERO LIBERA, SAMUGHEO IN FESTA

Fonte: web cagliaripad.it
19 luglio 2012

a cura di: redazione


Rossella Urru è stata liberata: la conferma alla notizia tanto attesa da tutta la Sardegna è arrivata anche dalla Farnesina.


Il ministro degli esteri Giulio Terzi ha dato la notizia: "Una bellissima notizia. E' stata liberata. Speriamo di poterle parlare quanto prima. Forse occorrerà una mezz'ora. Ho portato i saluti del presidente Napolitano ai familiari che sono qui con noi all'unità di crisi", ha detto. Aggiungendo che Rossella è "il simbolo del coraggio, della dignità e della fierezza delle donne italiane".


Rossella Urru è stata rilasciata e si trova, con i due cooperati spagnoli che erano stati rapiti con lei il 23 ottobre, anch'essi rilasciati, a Timbuctù, nelle mani dei mediatori. A Madrid, un portavoce del ministero degli esteri ha dichiarato che "il processo di liberazione è stato rallentato da una tempesta di sabbia", aggiungendo che "è stato mandato un aereo per il rimpatrio dei due spagnoli". Stando a una fonte militare locale, funzionari del Burkina Faso sono già stati inviati in Mali per prendere in consegna i tre rilasciati.

Le reazioni.


Un applauso dell'Aula della Camera è seguito alla notizia della liberazione della cooperante italiana Rossella Urru. La notizia è stata data all'assemblea da Caterina Pes del Pd.


"La liberazione di Rossella è una notizia che riempie di gioia e di commozione il cuore del popolo sardo dopo mesi di angoscia e di trepidazione". Così il governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci, commenta la notizia della liberazione della cooperante di Samugheo. "Aspettiamo di poter riabbracciare quanto prima una figlia della Sardegna finalmente restituita alla libertà e agli affetti familiari", ha aggiunto.

"La conferma della liberazione di Rossella Urru toglie un grandissimo peso che gravava sulla comunità sarda". Così il segretario regionale del Pd, Silvio Lai, accoglie la notizia del rilascio della cooperante sarda, rapita nove mesi fa in Algeria.

Un applauso liberatorio è partito durante l'assemblea dei sindaci del Pd quando lo stesso Lai lo ha comunicato. "Siamo felici per Rossella e la famiglia - dice ancora il segretario dei democratici - è un risultato soprattutto di chi ha lavorato in silenzio e di chi ha tenuto delicatamente viva l'attenzione sul rapimento di una volontaria internazionale".


"La liberazione di Rossella Urru é una grande notizia. In tanti in questi lunghi mesi si sono adoperati perché Rossella potesse tornare a casa. A loro va la riconoscenza della Sardegna intera". Lo dice il vice presidente del Consiglio regionale e coordinatore dei Riformatori sardi, Michele Cossa. "Vogliamo riabbracciare questa figlia di Sardegna e lo faremo nelle prossime ore. Rossella Urru , con il suo impegno e la sua dedizione, rappresenta la Sardegna che vogliamo, una Sardegna solidale, altruista e impegnata".

"Sono felice per la liberazione di Rossella Urru". Lo dice il presidente del Copasir, Massimo D'Alema.
"A nome del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica - prosegue D'Alema- esprimo soddisfazione per l'operazione positivamente conclusa e gratitudine per l'impegno profuso dai diversi organi dello Stato".


"La liberazione di Rossella commuove e rende felice l'intero popolo sardo" Lo ha dichiarato il deputato del Pdl Mauro Pili, già presidente della Regione, non appena appresa la notizia. "Dopo 171 giorni di angoscia la restituzione di Rossella Urru è una notizia che riempie il cuore e che restituisce ai genitori una figlia di cui essere orgogliosi - sottolinea il parlamentare. Una figlia di Sardegna che ha saputo con grande altruismo mettersi al servizio dei più deboli nel mondo pagando personalmente la grande sofferenza di un sequestro così drammatico come quello che ha subito. L'attesa della sua liberazione durata quasi nove mesi ha unito un'intera isola nella trepidante speranza del suo ritorno. Ed oggi un popolo intero può felicemente urlare: 'Bentornata tra noi Rossella'".


"Ho appreso con grande sollievo la notizia della liberazione della cooperante italiana Rossella Urru, rapita più di otto mesi fa in un campo profughi nel Sud dell'Algeria dove operava come coordinatrice dei progetti della ONG CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli). Si conclude così felicemente una vicenda che ha toccato profondamente l'opinione pubblica e la società civile, che sono rimaste colpite dal suo coraggio, dalla sua umanità e dalla sua abnegazione volta al servizio dei più deboli e dei più indifesi". Lo scrive in una nota il presidente della Camera, Gianfranco Fini.
"In Rossella - prosegue - possono riconoscersi tutti i volontari che, spesso a rischio della vita, operano in ogni parte del mondo per promuovere i principi della democrazia, della libertà e della dignità umana, e al cui impegno va la nostra riconoscenza. Nell'esprimere il compiacimento mio personale e dell'intera Camera dei deputati, desidero rivolgere un vivo ringraziamento a quanti si sono impegnati per la liberazione della nostra connazionale".
 

 

Secondo la ricostruzione di Gianni Cipriani, direttore di Globalist ed esperto di intelligence, l'accordo per la liberazione è stato raggiunto già questa mattina e mancava l'ultimo, deteminante tassello: la cooperante di Samugheo doveva essere consegnata a un team dell'intelligence. Cosa che è puntualmente avvenuta.


Rossella Urru lavora nel Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli (Cisp). E' stata rapita insieme a due colleghi spagnoli (Aino Fernadez Coin ed Enric Gonyalons) in un campi di rifugiati sarahui a Rabuni, vicino a Tindouf, in Algeria. Già in altre circostanze si era diffusa la voce di una sua imminente liberazione, ma le indiscrezioni si erano rivelate infondate. Questa volta, però, la notizia sembra avere fondamento.