Rassegna Stampa

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Giorgio Pellegrini: "Ma quale Zedda. L'anfiteatro l'ho chiuso io"

Fonte: web cagliaripad.it
19 luglio 2012

a cura di: Ennio Neri


"Macché Zedda e Zedda. L'anfiteatro romano l'ho chiuso io". Parola di Giorgio Pellegrini, oggi docente della facoltà di Architettura, ma fino all'anno scorso assessore alla Cultura della Giunta Floris. Ed ecco sbugiardata l'ennesima leggenda metropolitana della destra, quella che, più o meno fa "Zedda ha chiuso l'anfiteatro".

In realtà la struttura fu chiusa agli spettacoli con una lettera della funzionaria Luisa Lallai, per una decisione presa dall'assessore Pellegrini, dopo un incontro con il Sovrintendente ai Beni archeologici Marco Minoja. e Zedda ha solo ribadito la decisione. E' lo stesso Pellegrini a raccontarlo, rievocando gli attacchi che dovette subire in quei giorni, in particolar modo dall'organizzatore Massimo Palmas e dall'ex dirigente Ada Lai.

"Ebbene sì", spiega l'ex assessore, "fui io a chiudere l'anfiteatro e fui massacrato sui giornali". Ma prima una precisazione. "La soluzione adottata ora (quella della nuova arena sul lungomare di Sant'Elia, ndr) fu studiata nel 2001. Già da allora il problema della rimozione delle tribune era impellente e così, assieme all'ex assessore ai Lavori pubblici Lorrai pensammo", conclude, "di trasferire la struttura dell'anfiteatro (la cosiddetta "legnaia", ndr) proprio sul lungomare di Sant'Elia. Sarebbe stato bellissimo anche perché il legno della struttura era bellissimo. Pensate che per oltre 10 anni è rimasto in ottime condizioni". Ma non si fece nulla. "Saltò tutto perché nel frattempo sbocciò il "flirt" tra Soru e Floris", ricorda ancora l'ex assessore, "che decisero di realizzare il museo Betile proprio in quel punto".

Così la legnaia rimase ancora a lungo. Finché arrivò il nuovo Sovrintendente ai Beni archeologici Marco Minoja che chiese un incontro a Pellegrini. "Non posso certo negare quanto accadde in seguito", racconta Pellegrini, "era il settembre 2010, incontrai Minoja all'anfiteatro e mi fece notare i danni seri al monumento. Danni che mi preoccuparono seriamente sia per la sicurezza del monumento stesso che di quella del pubblico. Così", aggiunge, "con una lettera della funzionaria Lallai spedita agli organizzatori nei primi mesi del 2011, negammo l'autorizzazione allo svolgimento degli spettacoli all'anfiteatro". Lo chiusero e per l'assessore furono mesi di polemiche. "Si scatenarono le reazioni furibonde del mio amico Massimo Palmas e della dirigente Ada Lai", sottolinea Pellegrini, "e, anche se in modo più pacato, dell'ex sindaco Emilio Floris. Fui martellato sulle pagine dei giornali". La relazione dei tecnici dell'Iscr (istituto superiore per la conservazione e il restauro) del Mibac confortò la decisione di Pellegrini. Zedda arrivò a giugno. Gli spettacoli si trasferirono alla Fiera. E da quest'anno all'arena Sant'Elia