Rassegna Stampa

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Sfida in aula sul cemento a Cagliari: nuova lottizzazione a Fangario per quasi 23mila metri cubi in

Fonte: web Castedduonline.it
18 luglio 2012

 

17/07/2012 18:49
Cemento a Cagliari, la partita ricomincia. In discussione in consiglio comunale un importante intervento edilizio nella zona  Fangario, tra viale Monastir e viale Elmas,  in tutto 22576 metri cubi di cemento in un progetto che prevede case, servizi e verde pubblico. Ma anche tutta la viabilità di collegamento.  Una  delibera importante e una nuova lottizzazione in vista con parere favorevole questa volta anche dal centrosinistra. E riesplode a Cagliari il dibattito sullo sviluppo della città: “L’edilizia è il volano dell’economia di Cagliari- dice Anselmo Piras del Pdl- basta con la logica del vietare tutto in nome dell’ambiente. L’assessore Paolo Frau rischia di passare alla storia come quello che ha detto troppi no”. Giovanni Dore, capogruppo dell’Idv, ricorda però che a Cagliari ci sono ben 5000 appartamenti sfitti.  ”La crisi dell’edilizia non va sottovalutata- dice Dore- evidentemente ci sono molti proprietari che non possono o non vogliono vendere. Bisogna recuperare anche il patrimonio edilizio che va ripensato, bisogna ragionare in maniera più globale”. Andrea Scano presidente  della commissione urbanistica, ha parlato di area importantissima. “Da questa delibera emerge un nuovo modo di vedere l’urbanistica a Cagliari- dice Fabrizio Marcello del Pd- la città è come un puzzle dove pezzi importanti sono abbandonati. Con questa delibera diamo imput importanti, la città sarò consolidata con piccoli ma importanti interventi. Per rendere più bello lo skyline della città. Fermando l’erosione del territorio. Non esistono buoni o cattivi del cemento, che va utilizzato in maniera costruttiva. Questa è un’enorme area edificabile, punto di partenza per riportare in città i ventimila abitanti perduti. Sono previsti 45mila metri cunbi di servizi, in questo modo si darà anche occupazione. Non più ghetti concepiti come prima o per concentrare qualcuno. Poi 19mila metri cubi di verde che non vanno trascurati, questa è la giusta visione della città”.    Il consigliere Giorgio Cugusi aggiunge: “Il grande esodo c’è stato dieci e vent’anni fa, quando un intervento come questo sarebbe stato fondamentale. Tante volte li abbiamo ostacolati e la gente è andata a vivere nell’hinterland. Qui serve una viabilità di collegamento da San Paolo sino al Brotzu che creerà anche molta vitalità. Quattrocento ettari sui quali dovremo decidere senza interventi edilizi a macchia di leopardo. cagliari non deve restare in mano a pochi palazzinari”. E Claudio Cugusi del Pd aggiunge: “Siamo davanti a una ipotesi importante di sutura urbanistica della città nella zona di San Paolo e in un’area segnata dagli interventi industriali e poi dismessa e ferita dalle attività di cava.  Basta con le carcasse industriali senza viabilità.  Quello è l’ultimo collegamento che abbiamo con Santa Gilla, dove c’era chi voleva realizzare addirittura alberghi”.La proposta è stata approvata con 30 voti favorevoli su 34 presenti, con 4 astenuti-